(Rinnovabili.it) – L’area occupata dalle foreste europee è cresciuta negli ultimi 25 anni, arrivando a coprire il 33% della superficie totale del continente, cioè 215 milioni di ettari. La buona notizia è che continua ad espandersi. Sono stati compiuti progressi anche negli ultimi due decenni e mezzo in merito all’attuazione della gestione sostenibile delle foreste nella regione europea, con un numero crescente di Paesi che si sono dotati di strumenti migliori di politica forestale.
Queste sono le principali conclusioni evidenziate dalla relazione State of Europe’s Forests 2015, quarta edizione di un rapporto che offre una panoramica delle foreste europee, ne analizza il loro stato, le tendenze e le risposte politiche connesse. La ricerca offre inoltre una panoramica sulla gestione sostenibile delle foreste nella regione lungo tutto il periodo 1990-2015.
Il rapporto è stato lanciato oggi a Madrid, in Spagna, alla 7° Forest Europe Ministerial Conference. I ministri responsabili per le foreste, insieme a rappresentanti di alto livello di 38 Paesi europei e dell’Unione si sono riuniti nella capitale spagnola con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione internazionale e concordare ulteriori misure per proteggere e promuovere l’uso sostenibile delle zone boschive del continente.
Esse svolgono un ruolo fondamentale nella battaglia contro i cambiamenti climatici. La superficie forestale in espansione e la gestione sostenibile delle foreste permettono un maggiore sequestro e stoccaggio del carbonio nella biomassa forestale e nel terreno. Gli alberi rimuovono grandi quantità di CO2 dall’atmosfera: il rapporto sostiene che, tra il 2005 e il 2015, la media annua del sequestro di carbonio ad opera del settore abbia raggiunto i 719 milioni di tonnellate nella regione europea. Una cifra che vale circa il 9% delle emissioni di gas serra nette dell’area.
Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica. In alcune zone d’Europa, ad esempio in Romania, la deforestazione illegale devasta aree naturali per centinaia di migliaia di ettari. Inoltre, il vecchio continente, pur risparmiando parte del proprio polmone verde, sta distruggendo quelli di altri Paesi, in particolare Africa, Sud Est Asiatico e Sud America. Sono i consumi di colture come la
soia, l’olio di palma e l’industria della carne, le principali cause della deforestazione (legale e illegale) sponsorizzata dall’Europa nelle aree tropicali.