(Rinnovabili.it) – Le lancette dell’orologio dell’apocalisse restano lì, a 3 minuti dalla mezzanotte, come l’anno scorso, a testimonianza del fatto che la COP 21 non ha risolto alcun problema. Il Doomsday Clock rappresenta dal 1947 il conto alla rovescia per l’umanità: ha la forma di un orologio ed gestito dal Bulletin of the Atomic Scientists. Ogni anno, le lancette vengono avvicinate o allontanate dalla fatidica sovrapposizione che indicherebbe la fine della Storia.
L’anno scorso, per la prima volta dal 1953, il contatore è tornato a soli 3 minuti dall’ora X. Quella volta era arrivato ai 2 minuti, a seguito del primo test statunitense della bomba all’idrogeno. Ma poi, dopo la Guerra fredda, lo spettro della catastrofe si era allontanato. Fino ad oggi. Le cause di questo riavvicinamento? Gli effetti sempre più gravi del cambiamento climatico e lo spettro di una nuova corsa al nucleare tra Russia e Stati Uniti. Nonostante il patto USA-Iran sulle armi atomiche e l’accordo sul clima raggiunto alla COP 21 di Parigi, anche nel 2016 il Bulletin of the Atomic Scientists ha deciso di mantenere invariata la distanza fra l’umanità e il momento della sua autodistruzione.
«Il cambiamento climatico incontrollato, l’ammodernamento globale delle armi nucleari e i relativi arsenali costituiscono minacce straordinarie e innegabili alla sopravvivenza dell’umanità – scrivono gli scienziati – I leader mondiali non sono riusciti ad agire con rapidità e portata necessarie per proteggere i cittadini dalle potenziali catastrofi. Questi fallimenti della leadership politica mettono in pericolo ogni persona sulla Terra».
Parole nette, aspre, che non lasciano scampo ai vertici della governance mondiale. Le loro strette di mano e i sorrisi durante la Conferenza ONU sul clima non hanno alcun valore per chi controlla il Doomsday Clock.
«Nonostante alcuni sviluppi modestamente positivi in ambito cambiamenti climatici – chiariscono infatti gli scienziati – gli sforzi attuali sono del tutto insufficienti a prevenire un riscaldamento catastrofico della Terra. Nel frattempo, gli Stati Uniti e la Russia hanno avviato programmi massicci per modernizzare gli arsenali nucleari, mettendo a rischio i trattati esistenti. L’orologio ticchetta ora a soli tre minuti a mezzanotte, perché i leader internazionali non riescono a compiere il loro dovere primario: garantire e preservare la salute e la vitalità della civiltà umana».