Cielo grigio qualche giorno fa sull'Emilia e un po' su tutto il nord, con disappunto di chi vorrebbe sempre il sole, e speranza per chi come me il sole ormai lo teme
La neve infatti era leggerissima (un contenuto equivalente in acqua di soli 50 mm per metro invece dei soliti 100) e soprattutto molto disomogenea, tanto che a nord del Po e a ovest del Reno non ne ha fatta quasi per nulla. Così la provincia di Bolzano non ha avuto molta difficoltà a “prestare” i suoi mezzi di soccorso a quella di Rimini, tanto da loro per vedere un po’ di neve dovevi salire a 2000 metri! Il bello è che la Romagna (zona che include le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, oltre alla “bolognese” Imola), fino al giorno prima del “nevone” era quasi del tutto a secco, con la diga di Ridracoli, un serbatoio appenninico d’acqua potabile essenziale per Rimini, che faceva tristezza da quanto era vuota. Di solito l’invaso torna pieno prima di Natale (www.ridracoli.it, con un bellissimo grafico), ci pensano le piogge d’autunno a colmarlo dopo i grandi consumi estivi, ma quest’anno siamo a metà aprile e il lago è ancora mezzo vuoto. I terreni di pianura sono induriti dal gran secco e per far attecchire le sementi primaverili i consorzi di bonifica hanno dato l’acqua nei canali per consentire ai contadini le indispensabili irrigazioni di soccorso. Ma non disperiamo, da qualche giorno la pressione atmosferica è bassa, timidamente le perturbazioni si riaffacciano oltre l’arco alpino, e poi, come si dice, “Aprile ogni goccia un barile”, speriamo che il proverbio non si smentisca!
di Vittorio Marletto – www.pianetaserra.wordpress.com, Arpa Emilia-Romagna