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Dissesto idrogeologico, un protocollo a tre per contrastare il problema

Dissesto idrogeologico, (foto di online.stradeeautostrade.it)(Rinnovabili.it) – In Italia il 68% dei comuni che risulta essere un territorio a rischio idrogeologico con percentuali più alte nelle zone del nord, per il 30% a Sud, e il restante 20% nelle fasce centrali del Paese. Un dato allarmante elaborato dal Centro documentazione e studi dei Comuni italiani Anci-Ifel che ha chiamato alla riflessione Coldiretti, Fare Ambiente e Future Green.

 

Sergio Marini presidente della Coldiretti nazionale, Vincenzo Pepe a capo del Movimento ecologico europeo Fare Ambiente e Simona Rosita, a.u. della azienda verde pugliese Future Green hanno firmato ieri un protocollo d’intesa con cui iniziare una collaborazione proattiva sul problema del dissesto idrogeologico. Sensibilizzare la società civile, le imprese, gli enti pubblici e le istituzioni rispetto lo sviluppo di energia da fonti sostenibili così come sui risultati del progetto Future Green Paulonia clone 112® saranno gli elementi chiave dell’accordo, oggi al vaglio del Ministero dell’Ambiente. L’intesa raggiunta tra le parti si pone in come un punto di partenza per la messa in atto di iniziative a sostegno della rinatulizzazione, e la “bioremediation” di aree degradate, e disboscate.

 

“Attraverso il Know How acquisito dall’Università Castilla-La Mancha – ricorda Dott.ssaSimona Rosito, Aministratrice unica della società “Green” foggiana – siamo riusciti ad ottenere il brevetto sul clone 112, sterile, non ogm, di Paulownia, diventando in Italia gli unici garanti per questo progetto, che sposa l’ambientalismo sostenibile.  Questo – continua Rosito – è stato possibile attraverso studi mirati, oltre a investimenti nell’innovazione. Proprio l’innovazione, e la ricerca – conclude – hanno rappresentato il fulcrum del nostro percorso industriale, improntato su test scientifici validati, e certificati, a garanzia non solo del prodotto, ma dell’intero processo.”

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