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Dissesto idrogeologico: palazzo Chigi presenta #italiasicura

dissesto idrogeologico(Rinnovabili.it) – Palazzo Chigi si schiera a favore dell’ambiente presentando #italiasicura, la Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche prevedendo circa 4 miliardi di euro di interventi in tutte le regioni italiane organizzando 3395 cantieri anti-alluvioni.

Coordinata da Erasmo D’Angelis e con direttore Mauro Grassi, la Struttura è stata presentata il 9 luglio scorso con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio con lo scopo di affrontare tematiche fondamentali per il benessere del paese e per la sicurezza della popolazione.

 

“Le due strutture di missione che abbiamo creato – ha affermato il Sottosegretario Delrio – quella sull’edilizia scolastica e questa sul dissesto idrogeologico, sono i paradigmi dell’azione di governo e di un’Italia che deve ripartire. Dare la priorità alla scuola e all’educazione vuol dire consolidare il pilastro fondamentale della società e dello sviluppo di un Paese moderno, concentrarsi sul territorio vuol dire prendersi cura del bene più prezioso che abbiamo ed essere coerenti con la vocazione naturale dell’Italia alla cultura e alla bellezza. Diamo inizio alla più importante opera pubblica di cui il Paese ha urgente bisogno – ha continuato – . La scelta del Governo è stata quella di cambiare radicalmente la governance e la filiera delle responsabilità e dei controlli che fino ad oggi hanno impedito o ritardato la sicurezza di molte aree” visto che, si legge nel documento l’81,9% dei nostri Comuni presenta aree di dissesto idrogeologico.

La Struttura si occuperà quindi di coordinare le strutture dello Stato (Ministeri, Protezione civile, Regioni, Enti locali, Consorzi di bonifica, Provveditorati alle opere pubbliche, Genio Civile ed enti e soggetti locali), preposte a mandare avanti i cantieri anche in caso di eventi eccezionali che richiedano interventi di emergenza.

 

“Per la prima volta l’Italia fa un salto di qualità e investe sulla protezione del territorio e sulla prevenzione anziché concentrarsi sull’intervento in fase di emergenza – spiega Erasmo D’Angelis – E’ il momento di accelerare interventi e investimenti Il cambiamento del clima ha cambiato anche il regime delle precipitazioni, oggi a carattere “esplosivo”: in poche ore piove quanto poteva cadere in mesi. Dai 100 eventi meteo con danni ingenti l’anno registrati fino al 2006 siamo passati al picco di 351 del 2013 e a 110 nei soli primi 20 giorni del 2014. […]E la Commissione Europea ha già stabilito sanzioni nei confronti dell’Italia per diverse centinaia di milioni l’anno per mancata depurazione di scarichi urbani che vedono il nostro Paese tra i primi inquinatori in area Ue. Tali sanzioni potrebbero essere ridotte o cancellate solo se le opere previste saranno realizzate entro dicembre 2015”.

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