(Rinnovabili.i) – “Il Governo è pronto a mettere a disposizione 7 miliardi in sette anni, dal 2015 al 2021, per la prevenzione e la tutela del territorio”.
E’ quanto ha annunciato il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti nel corso degli Stati Generali contro il Dissesto Idrogeologico, organizzati alla Camera dei Deputati da #italiasicura. L’evento è servito a riunire nello stesso luogo tutti gli enti, le amministrazioni e le associazioni impegnate nella mitigazione del rischio, per presentare il nuovo modello di lavoro sulla questione. L’obiettivo? Eliminare quelli che finora sono stati i problemi causati da ritardi, inerzie e incuria. Sono proprio questi tre fattori dietro al terribile bilancio con cui sta facendo oggi i conti l’Italia: solo negli ultimi due mesi frane ed alluvioni hanno provocato 9 morti e 900 milioni di danni a cui si aggiungono quelli di un passato prossimo altrettanto terribile. Dalla terribile alluvione di Firenze del 1966 l’Italia ha contato 17.668 frane e 3.656 alluvioni con 4.173 morti e 168 miliardi spesi per danni e risarcimenti, circa 3,5 miliardi l’anno.
In quest’ottica, prevenzione e tutela del territorio diventano due elementi imprescindibili, cuore del nuovo piano governativo 2015-2021. “Oggi – ha detto Galletti – si parte con un Piano chiaro, responsabile e serio. Non ci sono più scuse per nessuno: le risorse ci sono, vanno spese subito e bene. Qui è in gioco la sicurezza nostra, dei nostri figli e del nostro territorio”. In realtà alcune delle risorse allocate non sono nuove, si tratta di 2,3 miliardi di fondi fino a ieri fermi che “vanno immediatamente spesi”. Accanto a questi soldi ci sono poi le risorse nuove dai fondi strutturali europei per i quali ministro spiega di aver chiesto 5 miliardi, a cui si potranno aggiungere due miliardi di cofinanziamento da parte delle regioni. Con i primi verranno aperti 654 cantieri entro la fine dell’anno, per un totale di 807 milioni, e altri 659 nei primi mesi del 2015, per un valore di un miliardo e 96 milioni.
Ma come ricorda il ministro oggi serve anche una rivoluzione culturale: “in questo Paese non ci saranno mai più condoni edilizi, perché sono dei tentati omicidi alla tutela del territorio”. Ecco perché tra le ipotesi da poter prendere in considerazione per la tutela del territorio, Galletti ha poi citato un bonus per i privati che vogliono investire nel dissesto idrogeologico. “Il territorio – ha detto Galletti – è un bene che ci viene consegnato da gestire per un periodo di tempo e dobbiamo consegnarlo ai nostri figli in condizioni migliori di quando ci è stato dato”.