La Commissione europea ha chiesto al Tribunale UE di condannare l'Italia una penalità giornaliera pari a 256.819,20 euro per il ritardo nell'esecuzione della sentenza
Nell’ottobre del 2012, l’esecutivo europeo, constatando il ritardo delle autorità italiane nell’adeguarsi alla decisione che chiedeva l’immediata bonifica delle sopracitate 255 discariche, aveva deciso di rivolgersi nuovamente ai giudici europei di Strasburgo. La richiesta, che ora pende su Roma, è una condanna a versare un’ammenda forfettaria da 56 milioni di euro più una multa giornaliera di 256.819,20 euro per ogni giorno successivo alla seconda sentenza fino al giorno della regolarizzazione dell’infrazione. La causa, approdata ieri alla Grande sezione della Corte di giustizia, ha sottolineato come le discariche illegali di rifiuti sarebbero ancora almeno 218. Inoltre, “in base alle informazioni fornite dalle autorità italiane, esisterebbero ancora 5 discariche, per le quali i relativi piani di riassetto non sarebbero stati presentati, o approvati, e che ciononostante non sarebbero state chiuse dall’autorità competente”. Sono attese per il 4 settembre le conclusioni dell’avvocatura generale di Lussemburgo.