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Direttiva UE gas-energia: la Polonia ritarda a recepirla

Oggi la Commissione ha inviato un parere motivato al capo del governo polacco affinché rispetti il suo obbligo legale di recepimento della direttiva

(Rinnovabili.it) – Arriva da Bruxelles il richiamo della Commissione Europea alla Polonia, rea di non aver recepito nei tempi e nei modi giusti la direttiva europea sul gas e l’energia, contenuta nel terzo pacchetto energia. Nell’ottica di completare il mercato interno dell’energia entro il 2014, infatti, gli Stati Membri avrebbero dovuto recepire in maniera tempestiva e completa (entro il 3 marzo 2011) la legislazione comunitaria sul mercato unico del gas e dell’elettricità, contenuta nel “pacchetto” insieme ad altre disposizioni fondamentali per un corretto funzionamento dei mercati energetici. Alcuni Stati, però, non sono ancora in regola e tra questi c’è anche la Polonia. Il parere motivato inviato dalla Commissione esorta la Polonia a rispettare l’obbligo e, se ciò non accadrà, sarà chiamata in ballo la Corte di Giustizia Europea. Da oggi il Governo polacco ha due mesi di tempo per rispondere.

Oltre a questo caso specifico, la Commissione sta analizzando anche chi ha recepito solo parzialmente la direttiva e nei prossimi mesi deciderà cosa fare a riguardo. I commissari sono convinti che, se l’Unione avesse un mercato interno dell’energia interconnesso, efficiente e trasparente, potrebbe facilitare l’accesso ai diversi fornitori e quindi offrire ai consumatori una scelta più ampia tra le diverse aziende fornitrici di gas ed elettricità. L’apertura dei mercati dell’energia alla concorrenza è il modo migliore per garantire la sicurezza negli approvvigionamenti e prezzi competitivi.