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Direttiva europea sulla sicurezza nucleare, trovato l’accordo

Si rafforza l'indipendenza e i poteri dei regolatori nazionali. Per la prima volta è stabilto un obiettivo di sicurezza nucleare chiaro e vincolante

Direttiva europea sulla sicurezza nucleare, trovato l’accordo

 

(Rinnovabili.it) – Trovato l’accordo sulla direttiva europea sulla sicurezza nucleare. Il Comitato dei Rappresentanti permanenti del Consiglio dell’Unione europea (COREPER) ha riconosciuto l’intesa raggiunta dagli Stati membri sulla proposta della Commissione, il testo che modifica l’attuale quadro comunitario 2009/71/Euratom. L’intesa, raggiunta sotto la Presidenza greca, è stata il frutto di un negoziato delicato quanto faticoso a cui si sono aggiunti le considerazioni sui risultati degli di “stress test” operati sulle centrali europee. La nuova direttiva per la prima volta stabilisce un “obiettivo di sicurezza” legalmente vincolante per gli impianti nucleari in Europa, esistenti o di futura costruzione, prevedendo che gli Stati membri attuino un quadro normativo basato sulla prevenzione di qualsiasi tipo di incidente – non importa quanto improbabile possa essere considerato.

 

Tra gli obiettivi c’è anche l’introduzione di nuove ma essenziali componenti del sistema di sicurezza nucleare, quali una maggiore indipendenza delle autorità nazionali, la massima collaborazione fra Stati, visto che le conseguenze degli incidenti possono facilmente oltrepassare le frontiere, la trasparenza delle informazioni sulle centrali e lo scambio di esperienze sono i punti principali della nuova direttiva.

 

In particolare, la direttiva europea sulla sicurezza nucleare:

 

•  introduce standard più elevati per la sicurezza nucleare in Europa.

•  un sistema di revisione degli impianti ogni sei anni, in coordinamento tra gli Stati membri.

•  impone agli operatori di disporre di infrastrutture e misure adeguate per la gestione degli incidenti e la risposta alle emergenze,

•  richiede il rafforzamento del ruolo, funzione ed effettiva indipendenza delle autorità di regolamentazione.

•  introduce per gli Stati membri l’obbligo legale di promuovere e valorizzare la cultura della sicurezza nucleare.

•  introduce obblighi di trasparenza e informazione del pubblico.

 

Il presidente della Commissione greca per l’energia atomica (EEAE), Christos Housiadas, ha commentato: “La Presidenza greca è riuscita a realizzare ciò che sei mesi fa sembrava estremamente difficile: un nuovo accordo europeo sul quadro della sicurezza degli impianti nucleari […] Tutti gli Stati membri, nucleari e non nucleari, hanno avuto le stesse opportunità di partecipare a questa trattativa, in quanto le conseguenze degli incidenti nucleari non si fermano alle frontiere”. Entro il 22 luglio prossimo gli Stati membri dovranno presentare alla Commissione un rendiconto sull’attuazione delle nuove norme; per trasporle nel diritto nazionale ci sono tre anni di tempo.