Con Trump al governo gli inquinatori fanno festa
(Rinnovabili.it) – Nel primo anno di amministrazione Trump, le sanzioni per infrazioni della normativa ambientale sono letteralmente crollate, per effetto del drastico indebolimento dell’agenzia di protezione dell’ambiente (EPA). Rispetto allo stesso periodo sotto i precedenti tre presidenti, le multe sono scese quasi della metà.
Il calo è dovuto a tagli del personale e del budget da parte del presidente degli Stati Uniti e del capo dell’EPA, Scott Pruitt, che hanno orchestrato un vero e proprio ridimensionamento del cane da guardia che dovrebbe garantire il rispetto delle politiche ambientali. A rivelarlo è un rapporto dell’Environmental Integrity Project (EIP), secondo cui il gruppo di controllo dell’Agenzia ha dato il consenso ad appena 48 cause civili contro gli inquinatori per un totale 30 milioni di dollari tra il 20 gennaio 2017 e il 20 gennaio 2018. Si tratta del 44% in meno delle cause e del 49% delle sanzioni in meno rispetto al periodo di riferimento.
Il rapporto dell’EIP ha rilevato che nel primo anno di mandato del presidente Bill Clinton, l’agenzia aveva presentato 73 decreti e raccolto 55 milioni. Sotto Bush la cifra era salita a 112, per un totale di 50 milioni, mentre durante il primo anno di Barack Obama sono stati racimolati 71 milioni di dollari in 71 cause. Oltre alle sanzioni, il dossier sottolinea che il governo Trump è anche molto più lento nel far rispettare i progetti di riduzione dell’inquinamento.
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Sotto l’attuale presidente, l’EPA ha richiesto infatti a 30 inquinatori di pagare 1 miliardo per progetti di cleaning, rispetto ai 54 del valore di 3,3 miliardi relativi all’era Obama e ai 36 per 1,4 miliardi di quella Bush. Questi progetti includono l’installazione di impianti di trattamento delle acque reflue e di tecnologie per il controllo dell’inquinamento atmosferico.
Nel dossier si trovano anche 15 esempi di strutture industriali in diversi stati USA, che hanno ricevuto avvisi dall’EPA per gravi violazioni dei limiti di inquinamento atmosferico prima dell’entrata in carica di Trump. Tuttavia, da quando il presidente repubblicano siede alla Casa Bianca, non sono arrivate sanzioni o richieste di bonifica.