(Rinnovabili.it) – Di strada da fare ce n’è ancora molta, ma la Regione Lazio è pronta scommettere di riuscire a portare la percentuale di raccolta differenziata in linea con la direttiva europea entro il 2020. Per centrare l’obiettivo, ovvero raggiungere il 65% di differenziata, l’amministrazione ragionale è attualmente al lavoro su un nuovo modello di gestione dei rifiuti che dovrebbe essere ultimato all’inizio del prossimo anno. Il nuovo progetto gestionale dei rifiuti laziali non prevede l’apertura di nuovi impianti bensì si concentrerà sul miglioramento del funzionamento di quelli esistenti, anche attraverso l’aumento della capacità complessiva degli impianti di compostaggio, al fine di poter crescere nella differenziata del 5% ogni anno; in altre parole annualmente si dovrebbe superare i risultati ottenuti tra il 2010 e il 2012 dove si verificata una crescita del 4%. “La sfida – ha detto il presidente, Nicola Zingaretti – è creare lavori veri. I rifiuti non sono un problema, ma una risorsa, e siamo vicinissimi a dimostrare che questo è un fatto molto concreto anche nel Lazio”.
“Entro fine gennaio consegneremo al Consiglio regionale una proposta per aggiornare e migliorare l’attuale Piano rifiuti, con il coinvolgimento delle realtà del territorio per consigli, proposte e suggerimenti”, ha aggiunto Michele Civita, assessore alle Politiche dei Rifiuti’. La Regione ricorda inoltre come il proprio impegno per una nuova gestione dei rifiuti si sia concretizzato anche con la chiusura di Malagrotta, la più grande discarica d’Europa, e con l’abolizione dello scenario di controllo, che consentiva ai Comuni di non rispettare le leggi nazionali ed europee in caso di mancata riduzione della produzione dei rifiuti.