Rinnovabili • Il board di Volkswagen si riunirà oggi per approvare l’accordo con il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e chiudere il capitolo dieselgate Rinnovabili • Il board di Volkswagen si riunirà oggi per approvare l’accordo con il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e chiudere il capitolo dieselgate

Dieselgate, Volkswagen patteggia 4,3 miliardi di dollari con gli USA

Il board del colosso tedesco dell'auto si riunirà oggi per approvare l’accordo con il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e scrivere la parola fine sullo scandalo emissioni

Dieselgate, Volkswagen patteggia 4,3 miliardi di dollari con gli USA

 

(Rinnovabili.it) – Il board di Volkswagen si riunirà oggi per approvare l’accordo con il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e chiudere il capitolo dieselgate. Il colosso tedesco dell’auto avrebbe patteggiato con Washington il pagamento di 4,3 miliardi di dollari per risolvere in fretta la faccenda. Oltre alla multa dovrà anche ammettere pubblicamente le sue colpe, cioè l’uso di un software illegale con cui per anni ha truccato i test sulle emissioni.

Secondo quanto si apprende dalla bozza di accordo, riportata da numerosi media internazionali, Volkswagen si impegna anche a aumentare i controlli interni e a sottoporsi alla supervisione di un organismo indipendente, nominato dagli Usa, per la durata di tre anni. Questi 4 miliardi si vanno a sommare ai 15 già stabiliti lo scorso giugno in seguito a una class action, con l’azienda che si impegnava a risarcire i proprietari di 500mila veicoli. In tutto si tratta quindi di 19 miliardi di dollari: uno in più di quelli che Volkswagen ha finora accantonato.

 

Un esito ben diverso da quello che si preannuncia sull’altra sponda dell’Atlantico, in Unione Europea. Qui il dieselgate era rapidamente dilagato nel settembre 2015 e aveva scoperchiato un sistema di test truccati trasversale, con tutti i maggiori marchi impegnati a barare sulle emissioni reali dei loro veicoli. Ciò nonostante Bruxelles ha messo mano ai regolamenti e, di fatto, ha reso legale lo scandalo emissioni. Le accuse incrociate tra autorità di controllo statali, tutte intenzionate a proteggere le proprie compagnie di bandiera, hanno creato una cortina fumogena che ha salvato le case automobilistiche. L’esito di una class action europea appena avviata è molto incerto.

Tuttavia, anche l’accomodamento raggiunto dalla casa di Wolfsburg con gli Stati Uniti è soltanto una minuscola parte delle multe che erano state annunciate in origine. 4 mesi dopo lo scoppio del dieselgate, la cifra di cui si parlava era intorno ai 90 miliardi di dollari, quasi 5 volte tanto di quella che Volkswagen dovrà scucire realmente.