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Di Maio: “Taranto sarà modello europeo per le tecnologie green”

taranto Ilva di maioA vigilare sull’avanzamento dei lavori a Tarano e provincia è stata istituita una Commissione speciale di 10 esperti (3 nominati dal Mise, 7 da call internazionale)

 

(Rinnovabili.it) – Al via la prima sessione del Tavolo Istituzionale Permanete per Taranto guidato dal Ministero dello Sviluppo Economico. A presiedere l’incontro è intervenuto il vicepremier Luigi Di Maio che ha presentato il piano di Riconversione Economica del capoluogo pugliese: “Vogliamo che Taranto smetta di essere una città inquinata– ha spiegato il leader M5S – Questa città deve diventare un esempio di buona pratica a livello europeo, una città modello della green tech”.

La nuova presidenza punta ad accelerare i ritmi d’intervento nell’area tarantina: attualmente, di oltre 1 miliardo di euro stanziati dal Governo precedente, solo il 30% risulta speso.

Modificata la governance del Tavolo Istituzionale che ora prevede il contributo di Miur, Ministro dell’Agricoltura, Ministero del Sud e una partecipazione più operativa dei Comuni e delle parti civili interessate. Istituita anche una cabina di regia per la valutazione del danno sanitario. A partire da agosto, inoltre, verrà abrogata l’immunità penale che permetteva ai vertici dell’Ex Ilva di beneficiare di alcune esimenti legati a reati ambientali.

 

Il budget di circa 650 milioni di euro verrà ripartito su quattro linee d’intervento: Salute e Bonifiche (dotazione di circa 150 milioni di euro) per concludere la messa in sicurezza del territorio e la riqualificazione dell’Ex Ilva; Sanità e Sociale (dotazione di 300 milioni di euro di cui 30 milioni per le famiglie colpite da problemi sanitari) con la creazione di un nuovo presidio sanitario, l’ospedale San Cataldo (200 milioni di euro), la dotazione di attrezzature per gli altri ospedali (per 70 milioni di euro); Rigenerazione del territorio urbano e rurale (210 milioni di euro), in coordinazione con una cabina di regia presieduta dal MiBACT; Innovazione (9 milioni di euro) per far diventare Taranto un Tecnopolo mediterraneo per lo sviluppo sostenibile.

 

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Tre le aree d’intervento per realizzare il Tecnopolo: tecnologie verdi, energie rinnovabili e nuovi materiali. Il Teconpolo verrà costituito come una Fondazione di partecipazione per attrarre grandi aziende, investitori ma anche ricercatori, imprenditori, start upper e fungere da volano per l’economia circolare e l’innovazione.

 

A vigilare sui lavori del tavolo e sugl’investimenti ci sarà una Commissione speciale di 10 esperti, 3 nominati dal MiSE e 7 selezionati tramite una call internazionale, che avrà l’obiettivo di ridisegnare il modello socio economico della città, creare un’alternativa alla dipendenza dal solo settore siderurgico e realizzare progetti innovativi e capaci di diversificare la produzione locale.

 

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