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Il deserto del Sahara si sta espandendo, colpa dei cambiamenti climatici

deserto del Sahara

 

Tra le cause sia i cambiamenti climatici legati all’attività dell’uomo, sia i cicli climatici naturali

(Rinnovabili.it) – Il deserto del Sahara si sta espandendo: la sua superficie è infatti aumentata del 10% in un secolo. E le cause di questa desertificazione vanno ricercate nei cambiamenti climatici causati dall’attività umana, nel riscaldamento globale quindi, insieme al calo delle precipitazioni. Sono questi i risultati dello studio pubblicato nei giorni scorsi dal Journal of Climate dell’American Meteorological Society. La ricerca si riferisce specificatamente al Sahara ma “i nostri risultati ma probabilmente hanno implicazioni per tutti gli altri deserti del mondo”, spiega Sumant Nigam, docente di scienze atmosferiche e oceaniche allo Earth System Science Interdisciplinary Center (Essic) della University of Maryland.

 

In generale, il Nord del continente ha registrato temperature più alte rispetto al Sud, in tutte le stagioni. Le precipitazioni registrano trend diversi ma con notevole tendenza alla diminuzione nei paesi del Golfo di Guinea, in particolare nella regione di origine del Fiume Niger, in Africa Occidentale e nel bacino del Congo. Le piogge nei Grandi Laghi – uno delle riserve più grandi di acqua dolce – sono tuttavia aumentate. La ricerca si è basata sull’analisi dei dati delle precipitazioni registrati in tutta l’Africa dal 1920 al 2013, individuando un’espansione del 10% in media in questo periodo. L’espansione più significativa si è registrata durante i periodi estivi, quando la desertificazione è arrivata ad aumentare fino al 16%.

 

Tra le cause individuate non ci sono solo i cambiamenti climatici legati all’attività umana ma anche i cicli climatici naturali, tra cui la cosiddetta Atlantic Multidecadal Oscillation (Amo), che indica il periodico di cambio delle temperature nella zona tra l’Equatore e la Groenlandia. “I deserti si formano generalmente nelle regioni subtropicali a causa di un fenomeno chiamato circolazione di Hadley, nel quale l’aria calda sale di quota all’equatore e scende nelle regioni subtropicali”, spiega Nigam. “È probabile che il cambiamento climatico faccia estendere la circolazione di Hadley, causando l’espansione verso nord dei deserti subtropicali”, continua il docente. Ma non finisce qui. Secondo l’esperto infatti l’avanzamento si registra anche al Sud del Sahara, cosa che fa pensare all’azione di meccanismi naturali aggiuntivi.

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