(Rinnovabili.it) – Si è aperta ieri in Corea la decima conferenza internazionale della United Nations Convention to Combat Desertification (UNCCD), organizzata per la prima volta in Asia dai Paesi firmatari della Convenzione per fare il punto su una grave minaccia globale: la desertificazione. Le parti si riuniscono in un momento molto delicato nell’attuazione della Convenzione, entrata in vigore dal 1996: negli ultimi anni, infatti, la perdita di terreno produttivo è aumentata notevolmente e mai come oggi contribuisce ad accrescere la povertà, l’insicurezza alimentare e la mortalità infantile. Oggi si è capito quanto sia fondamentale che le linee seguite dall’UNCCD coincidano con quelle seguite nella lotta ai cambiamenti climatici e nella conservazione della biodiversità. Negli ultimi anni, però quello che è mancato è stato il raggiungimento di accordi globali efficaci nel fronteggiare il problema della desertificazione. Ma i due organi di sostegno della Convenzione, il Committee on Science and Technology (CST) e il Committee for Review of the Implementation of the Convention (CRIC), hanno lavorato duramente per migliorarne l’attuazione. La decima conferenza, infatti, è incentrata sullo sviluppo di piani strategici per l’orizzonte temporale 2008-2019; gli obiettivi sono il miglioramento della consulenza scientifica interdisciplinare, la condivisione delle conoscenze scientifiche, la misurazione dei livelli nazionali di degrado del suolo e di desertificazione e la divulgazione dei vantaggi che derivano da una gestione sostenibile dei territori. La conferenza si protrarrà fino a venerdì 21 ottobre e vedrà la partecipazione di ministri, parlamentari, scienziati e rappresentanti della società civile.