Gli Stati non rispettano le leggi in materia di deforestazione illegale. Del resto, queste sono scritte malissimo. Il commercio criminale vale 100 miliardi
(Rinnovabili.it) – Nove Paesi dell’Unione europea non hanno ancora imposto sanzioni o intrapreso azioni contro il legname proveniente da deforestazione illegale. Altri sei devono ancora effettuare i controlli sugli importatori, come richiede la normativa comunitaria. È un bilancio desolante quello contenuto in un documento ancora sotto forma di bozza, redatto dalla Commissione europea ma filtrato sul Guardian.
La revisione si aggiunge alla recente opinione pubblicata dalla Corte dei Conti europea, che non ha lesinato critiche per la legislazione Ue in tema di commercio illegale del legname, ritenuta «mal congegnata, mal gestita e in gran parte inefficace».
L’esame della Commissione rileva un calo delle importazioni di legname verso l’Unione europea tra il 2010 e il 2013, ma non certo grazie all’applicazione delle normative. I trend sono figli della stagnazione economica e dell’aumento della domanda in Asia.
Secondo le stime dell’Interpol, l’industria della deforestazione illegale vale 100 miliardi di dollari l’anno, ma l’inerzia delle autorità nazionali ed europee è totale. Il dossier visto dal quotidiano londinese ammette candidamente la mancanza di «qualsiasi prova concreta» del funzionamento delle normative Ue. Il disboscamento criminale è ritenuto responsabile di circa un quinto delle emissioni di gas serra, pari a quelli sparsi in atmosfera da tutte le navi, i treni, gli aerei e le auto del mondo messe insieme.
Parte del problema è che solo il primo venditore del legname sul mercato europeo è tenuto a verificare la legalità del prodotto, non tutta la filiera. In tal modo, i controlli a campione tendono ad essere inefficaci. «Le autorità competenti – spiega la review di Bruxelles – non hanno ancora la capacità e le risorse di cui avrebbero bisogno per l’effettiva applicazione del regolamento».
Solo una piccola parte di imprese del settore privato, meno di 200, utilizza i panel di monitoraggio indipendenti per scegliere il legname da acquistare. La legislazione, inoltre, esonera molte specie di alberi dai controlli.
Alexandra Pardal, portavoce della ONG Global Witness, ha detto che la legge Ue doveva essere un punto di riferimento nella lotta contro la deforestazione, «ma quasi tre anni dopo la sua introduzione non abbiamo visto una sola accusa».
Global Witness dichiara di aver presentato alle autorità europee le «prove evidenti» del traffico illegale di legname proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo e dalla Repubblica Centrafricana. Tuttavia, denuncia, non è stata intrapresa alcuna azione sanzionatoria.