Dopo il blitz di questa mattina al quartier generale di Milano, il Gruppo editoriale ha promesso l’istituzione di un tavolo tecnico per rendere “amiche delle foreste” tutte le proprie case editrici
Il blitz è arrivato dopo mesi di silenzio da parte del Gruppo Editoriale, che questa volta però sembra essersi convinto sulla necessità di una sana e imminente guarigione. Grazie alla cura somministrata dall’associazione ambientalista, infatti, i vertici si sono impegnati a organizzare, entro la fine del mese, un tavolo tecnico per implementare un percorso virtuoso capace di rendere tutte le case editrici RCS “amiche delle foreste”. Ottime anche le promesse sull’impiego della carta prodotta da multinazionali controverse, come la APP e la April, chiamate in causa dal rapporto “Favole ammazza foreste”, con cui Greenpeace ha dimostrato l’utilizzo di carta proveniente dalla deforestazione delle foreste indonesiane in alcuni libri per bambini stampati in Cina dal Gruppo; sulla questione, infatti, sono già state prese le dovute misure contrattuali. «La nostra terapia d’urto contro la deforestazione ha funzionato – ha dichiarato la responsabile della campagna Foreste di Greenpeace, Chiara Campione – speriamo che a queste parole molto rassicuranti per le foreste e le ultime tigri di Sumatra seguano presto anche i fatti».