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La deforestazione cancellerà un’area grande come l’India

Entro il 2050 perderemo 3.3 milioni di km² di alberi a causa della deforestazione nelle zone tropicali, legata alla produzione di soia e olio di palma

La deforestazione cancellerà un'area grande come l'India

 

(Rinnovabili.it) – Immaginate un’area delle dimensioni dell’India, 3.3 milioni di km², coperta di alberi. È questa la superficie che, in tutto il mondo, se non verranno messe in campo politiche degne di questo nome, verrà cancellata dalla deforestazione entro i prossimi 35 anni. A richiamare l’attenzione sul problema è uno studio del Center for Global Development di Washington, che prevede una strage di foreste entro il 2050. Inoltre, secondo gli esperti, tutto ciò avrà un ruolo chiave nell’accelerazione del cambiamento climatico.

Se l’attuale tasso di deforestazione tropicale prosegue senza intoppi, 169 miliardi di tonnellate di anidride carbonica si aggiungeranno a quelle già presenti in atmosfera entro il 2050: l’equivalente di quello che emettono 44 mila centrali a carbone in un anno. Lo studio prevede una crescita fino al 2030 e addirittura un’accelerazione intorno al 2040, se non si correrà ai ripari.

 

 

La deforestazione cancellerà un'area grande come l'India

 

«Ridurre la deforestazione tropicale è un modo economico per combattere il cambiamento climatico», ha detto l’economista ambientale Jonah Busch, tragli autori dello studio, che raccomanda di tassare le emissioni di carbonio per spingere i Paesi a proteggere le foreste.

Secondo i report dell’IPCC, il mondo non dovrà bruciare più di 1 trilione di tonnellate di carbonio se intende mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 °C, cifra considerata limite per evitare cambiamenti climatici catastrofici. Ma se i trend rimangono quelli attuali, la CO2 sprigionata in atmosfera imputabile al disboscamento sarà pari a un sesto del totale, secondo l’economista. Busch non ha dubbi sui colpevoli: «Il più grande responsabile della deforestazione tropicale è di gran lunga l’agricoltura industriale per la produzione di materie prime scambiate a livello mondiale, tra cui la soia e l’olio di palma».

Pratiche localizzate soprattutto in pochi luoghi del mondo, come Indonesia, Congo, Brasile, Malesia, Nigeria. In Asia e Africa si concentra la produzione di olio di palma, mentre la soia è in massima parte coltivata in Brasile.