Decontaminare i suoli che in precedenza hanno ospitato miniere o siti industriali con tecniche green. Questo il cuore del progetto europeo LIFE I+DARTS
Il progetto dovrebbe entrare in funzione a partire da agosto 2016, anche se i primi risultati importanti sono già arrivati visto che il team ha dichiarato di aver scoperto che la betulla piuttosto che il salice, le inule e le leguminose hanno la capacità di assorbire e trattenere arsenico e metalli pesanti come anche alcuni batteri endofiti sono stati isolati per la loro capacità di favorire la decontaminazione.
Per ottenere i suoi risultati LIFE I+DARTS utilizza diverse tecniche: partendo dallo scavo e dallo smaltimento in discarica passa al contenimento e alla rimozione dei contaminanti attraverso tecnologie biologiche fisico-chimiche o biologiche, queste ultime due ritenute più convenienti e sostenibili rispetto alle altre.
Nel corso del progetto quadriennale, il team sta portando avanti cinque azioni di base: bonifica del suolo su scala pilota, un confronto tra tecnologie di bonifica ecologiche e tecnologie fisico-chimiche, lo sviluppo del protocollo come strumento per la gestione dei suoli inquinati da arsenico e diffusione di informazioni sulle attività e i risultati del progetto.
Il prof. Rodríguez Gallego coordinatore del progetto ha dichiarato: “In verità, abbiamo trovato siti molto eterogenei e questa si è rivelata una difficoltà. La composizioni del terreno è molto diversa su una distanza breve e questo complica le nostre attività, ma siamo stati anche sorpresi dalla grande capacità dell’ambiente di rigenerarsi”.