Trasferta nella capitale dei florovivaisti lombardi per Giulio De Capitani, assessore regionale all’Agricoltura, che ha partecipato, a Canneto sull’Oglio (provincia di Mantova), al convegno ‘Distretto Plantaregina: vivaismo di qualità per la mitigazione ambientale’. Nel corso dell’incontro Rita Baraldi, del Cnr di Bologna, su indicazione del Distretto Plantaregina, ha presentato i risultati della ricerca scientifica sull’utilizzo delle piante per l’abbattimento dell’inquinamento ambientale.
LO STUDIO – Le piante più efficaci per cancellare l’inquinamento dalle nostre città – ha spiegato il tecnico Cnr dell’Istituto di Biometeorologia – sono: Olmi, Noci, Tigli e Frassini, utilissime per trattenere PM10. Le specie che assorbono una tonnellata di anidride carbonica in una città nel corso di cinquant’anni con grandissima efficacia sono: l’Olmo, il Frassino, il Tiglio e la Robinia. Il Bagolaro è un altro arbusto che ha un’ottima capacità di mitigazione. Funzionano bene anche l’albero dei Tulipani, la Sofora e la Robinia. Più basso invece l’apporto del Sambuco e del Gelso piangente. Dati, questi, che ora saranno utilizzati dagli imprenditori, per presentare progetti per gli Ecosistemi di città europee e non solo del nostro Paese. Una sorta di radiografia per individuare dove mettere la pianta giusta al posto giusto.
FAR UTILIZZARE RICERCHE A ENTI LOCALI – “E’ opportuno utilizzare ricerche come queste per aiutare gli Enti locali ad azzerare l’impatto ambientale. Chi usa territorio e costruisce opere è giusto che ripari all’inquinamento e questi studi sono essenziali”. E’ questa la riflessione dell’assessore De Capitani al termine della presentazione della ricerca del Cnr. “Finalmente – ha proseguito l’assessore – l’attenzione di tutti si è spostata anche sulla tutela del suolo agricolo e non solo sulla tutela del suolo a livello generale. E questo è molto importante anche in virtù di quello che è il tema della mitigazione ambientale; ciò è stato possibile anche attraverso le modifiche alla Legge 31, che norma il comparto agricolo regionale, di recente votata”.
DISTRETTI A MAGLIE LARGHE – “Regione Lombardia ha concepito in tema di Distretti – ha detto ancora De Capitani – una normativa a maglie larghe, per dare la possibilità agli operatori di evidenziare le loro peculiarità territoriali. Questo ha reso possibile la nascita di molti Distretti nelle 12 province lombarde”.
LA PAC PREMIERÀ AZIENDE NEI DISTRETTI – De Capitani è tornato anche sulle novità che porterà la nuova Pac (Politica agricola comunitaria) proprio sui temi dei Distretti e delle aziende che li compongono. “Con la nuova Pac – ha spiegato – i Distretti non saranno gli unici soggetti individuati, ma saranno le stesse aziende dentro il Distretto soggetti privilegiati per i finanziamenti. Ci saranno infatti punteggi di favore per le aziende che sono all’interno del Distretto”. “Serve – ha detto ancora l’assessore – mettere assieme le specificità del territorio e poi portarle sul tavolo del Ministero dell’Agricoltura”.
NUOVA CAMPAGNA INFORMATIVA PER AGRICOLTURA – L’assessore ha voluto ricordare le iniziative di Regione Lombardia mirate a evidenziare e promuovere il comparto agricolo e ha annunciato che anche in questo 2012 verranno messe in atto campagne di comunicazione, per far conoscere l’importanza del comparto tra tutti i cittadini lombardi. All’incontro hanno partecipato anche gli assessori all’Agricoltura delle Province di Mantova e di Cremona, Maurizio Castelli e Gianluca Pinotti. Entrambi hanno sottolineato l’importanza del tema economico dei Distretti agricoli e della mitigazione ambientale.