Un progetto europeo sta monitorando le acque e i ghiacci dell'Artico e del subartico al fine di scongiurarne lo scioglimento, previsto per il prossimo decennio nel caso in cui non si intervenisse repentinamente
Il verificarsi di questo fenomeno potrebbe avere delle conseguenze determinanti per il nostro clima. Per cambiare il destino del pianeta servono però i giusti mezzi e progetti da portate a termine in breve tempo che diano risultati immediati. Per questa ragione è stato organizzato il progetto DAMOCLES (‘Developing Arctic Modelling and Observing Capabilities for Long-term Environmental Studies‘) nato con l’obiettivo di capire al meglio di che genere ed entità siano i cambiamenti che attualmente stanno interessando i mari ghiacciati, l’atmosfera e l’oceano della regione artica e subartica visto che mentre gli altri oceani sono costantemente monitorati con apposita strumentazione l’Artico non è mai stato oggetto di studi continuativi paragonabili. Con DAMOCLES, che riunisce 48 istituti di ricerca oltre ad esperti provenienti da Stati Uniti, Russia, Canada e Giappone, si cercherà quindi di capire e affrontare le sfide climatico cui l’Artico è sottoposto coinvolgendo rompighiaccio, aerei e registrazioni satellitari oltre a strumenti in grado di scendere al di sotto della superficie marina ghiacciata e registrare le informazioni necessarie.
Il team sta inoltre ancorando delle boe alla deriva per la misurazione della temperatura e della salinità delle acque. I dati registrati saranno poi inviati ai satelliti per l’elaborazione.