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Dal pianeta Terra “Segni Vitali” non buoni

(Rinnovabili.it) – “Vital Signs 2012” è il nuovo rapporto del Worldwatch Institute sullo stato di salute del nostro pianeta. La relazione fornisce dati e analisi sulle tendenze più significative a livello mondiale in termini di crescita della popolazione, produzione di energia rinnovabile e consumo di combustibili fossili. Secondo il rapporto l’incremento demografico, in combinazione con un impiego pro capite sempre più crescente delle risorse, ha portato nel 2011 ad un massimo storico dell’impiego di petrolio,  che ha raggiungendo gli 87,4 milioni di barili al giorno.

In aumento anche il consumo di carne, cresciuto del 2,6% nel 2010, e che si traduce in allevamenti intensivi e poco sostenibile. Si è inoltre registrata una domanda di legname  crescente, con una contrazione delle aree boschive dell’1,3%, nel periodo compreso tra il 2000 e il 2010, equivalente a circa 520.000 km2, pari alle dimensioni della Francia. “Che il consumo delle risorse sia in continuo aumento non è certo storia nuova”, ha dichiarato il presidente del Worldwatch, Robert Engelman. “Ma queste tendenze non potranno durare in eterno. Questo ci ricorda quanto sia urgente sviluppare nuovi metodi di crescita che assicurino una vita dignitosa e il sostentamento di tutti, riducendo gli impatti negativi sulle persone e il mondo intorno a noi”. Tra le soluzioni a queste tendenze, nel rapporto vengono suggerite tra le altre, l’impiego dei biocarburanti. Attualmente gli Stati Uniti sono leader mondiali nella produzione di etanolo dal mais, con circa 49 miliardi di litri l’anno, rappresentando il 57% della produzione totale. Nonostante i biocarburanti rappresentino un’alternativa ai combustibili fossili, questa forma di bioenergie vengono considerate da molti come un’arma a doppio taglio, in quanto consumano risorse alimentari. Tra i dati evidenziati nel documento vi sono, per fortuna, anche tendenze positive in merito ad investimenti sempre maggiori in sistemi di trasporti più efficienti e meno inquinanti, come i treni ad alta velocità, che liberano dagli 80 ai 120 grammi in meno di CO2 per passeggero-chilometro rispetto alle automobili. In aumento anche la capacità di energia eolica, con un totale di 197 mila MW nel 2010, registrando un incremento del 24% rispetto al 2009. “Le informazioni contenute nel Vital Signs 2012 servono ad informare i governi, politici, ONG, e ogni singolo individuo, sullo stato attuale dei modelli di consumo del mondo, le priorità economiche e la salute ambientale, direzionandoli verso politiche e processi decisionali più sostenibili”, ha dichiarato Michael Renner , ricercatore del Worldwatch Institute nonché direttore del progetto Vital Signs, “L’impegno di tutti è necessario per invertire una serie di tendenze pericolose”.

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