L'associazione propone un'alleanza che miri a strategie più sostenibili al riguardo, soprattutto da parte del settore agricolo
Una gestione più sostenibile della risorsa acqua è quindi fondamentale e per una miglior tutela ambientale e mitigazione dei cambiamenti climatici, ma anche nel perseguimento di un’agricoltura di qualità. Traguardo ottenibile, secondo Legambiente, solo se si rispetteranno alcuni principi di base: incentivare tecniche irrigue e agronomiche verso modelli di maggior risparmio ed efficienza; ridurre i prelievi di acqua e gli scarichi nei corpi idrici ricettori, praticando seriamente il riutilizzo delle acque reflue depurate in agricoltura, così come nell’industria. Risulta essere necessaria una rivisitazione del decreto ministeriale 185/2003 sul riuso dell’acqua; oltre a rivedere i Consorzi di Bonifica sul modello delle 3 E (efficienza, efficacia ed economicità). Sarebbe utile, infine, che il sistema di controlli preventivi, in termini di prelievi abusivi, venga reso maggiormente efficace. “Per tutto questo – ha concluso, nel suo intervento al convegno, Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente – è necessario sancire una vera e propria ‘Alleanza per l’acqua’ che coinvolga tutti gli attori in gioco, gli utilizzatori, e quindi l’agricoltura, ma anche l’industria, il settore elettrico e civile, gli enti regolatori (Stato, Regioni, Consorzi di bonifica e Autorità di bacino), senza dimenticare i portatori di interessi diffusi come le associazioni ambientaliste”.