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Verso il vertice ONU di Doha senza progressi

(Rinnovabili.it) – Non tira un’aria rassicurante sul nuovo appuntamento internazionale di Doha. Il copione sembra esser quello già recitato in occasione dei vertici di Bali, Copenhagen, Cancun e Durban i cui pronostici negativi dei mesi pre-meeting e le  posizioni intransigenti delle Nazioni sono divenuti la forma di deresponsabilizzazione preferita  dei negoziatori. E non sorprende pertanto sapere che anche nella settimana di colloqui di Bangkok, apertasi il 30 agosto per preparare il tavolo decisionale della 18esima conferenza delle parti dell’Unfccc, si sia raggiunto un altro nulla di fatto. L’incontro chiude oggi i battenti senza aver minimamente smosso le posizioni assunte dalle Nazioni e nulla sembrano essere valse le ennesime parole di esortazione di Christiana Figueres, segretario esecutivo della convenzione-quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

Dei tre obiettivi di Bangkok – estensione del protocollo di Kyoto, la linea verso l’adozione, nel 2015, di un nuovo accordo universale sul clima e i finanziamenti climatici – nessuno ha prodotto un risultato soddisfacente, nonostante qualche piccolo passo avanti sia stato compiuto nella definizione dei temi portanti e degli obiettivi di Doha, a partire dai piani per un nuovo meccanismo di mercato per rafforzare la cooperazione internazionale in materia di azione per il clima. Più positiva l’interpretazione della Figueres: “Ci sono ancora alcune difficili decisioni politiche da affrontare, ma ora abbiamo uno slancio positivo e un maggiore senso di convergenza che incoraggerà il dibattito politico di alto livello a Doha impostando un ritmo di lavoro più veloce”.

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