Un premio a forma di goccia, dedicato a chi ha saputo dare risalto alle tematiche ecologiste valorizzando in particolar modo la risorsa idrica, sarà il riconoscimento alternativo consegnato a Venezia
Mentre caldo e siccità stanno minacciando le coltivazioni alimentari mondiali la FAO ha lanciato l’allarme circa il possibile aumento dei prezzi delle materie prime, con conseguenze disastrose per la stabilità dei mercati internazionali. Ma, si dice in questi casi, lo spettacolo deve continuare e nonostante il clima, è proprio il caso di dirlo, continuano i preparativi per la 69° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che quest’anno ospiterà un premio collaterale, il Green Drop Award. A dare l’annuncio della svolta verde della Mostra di Venezia l’associazione Green Cross Italia e il Comune di Venezia, che hanno organizzato il premio, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. Il trofeo verrà consegnato ad uno dei 18 film selezionati riconoscendogli il merito di aver interpretato meglio degli altri “i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del Pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di di vita e alla cooperazione fra i popoli”. La giuria, presieduta dal regista Ermanno Olmi darà una nuova connotazione alla rassegna, che da quest’anno, in concomitanza con il ventesimo anniversario della Conferenza Onu Rio+20, si tinge di verde.
“Abbiamo individuato la Mostra del Cinema di Venezia come naturale sede di un premio cinematografico dedicato all’ecologia – spiega Elio Pacilio, presidente di Green Cross Italia – in considerazione della preminente valenza ambientale della città stessa e del suo meraviglioso quanto fragile ecosistema”.
A rafforzare il messaggio ecologista anche la forma stessa del trofeo: una goccia d’acqua in vetro soffiato di Murano con all’interno un campione di terra, che ogni anno verrà portata da un continente diverso e che quest’anno arriva dal Brasile.