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UnoMattina: l’importanza dell’efficienza energetica

(Rinnovabili.it) – Secondo l’ultimo rapporto CENSIS, il 32,7% degli italiani che compreranno casa nel 2013, punteranno all’efficienza energetica, un traguardo molto importante che conferma la progressiva e crescente tendenza a scegliere il risparmio in termini e economici ed ambientali come valido alleato.

E’ questo il tema centrale di cui si è discusso ieri durante l’appuntamento di Rinnovabili.it con la trasmissione RAI UnoMattina, per affrontare le numerose sfaccettature dell’efficienza energetica nella vita di tutti i giorni. Come sottolineato da Dario di Santo, Presidente di Fire ed ospite degli studi RAI, se pur in crescita l’Italia è tra le nazioni europee con i costi più alti in bolletta, dipendendo dall’esterno per l’85% delle risorse necessarie.

“Il riscaldamento è una delle principali voci di spesa per gli italiani”, prosegue Di Santo, “mettendo in atto alcuni interventi di efficientamento come la sostituzione della caldaia, l’impiego di valvole termostatiche, o la contabilizzazione del calore, potremmo tranquillamente arrivare a risparmiare oltre un centinaio di euro ogni mese”.

 

IL CASO DI LIONE A livello Europeo molto è stato fatto e molti sono gli esempi di buone pratiche non solo a livello puntuale, ma a scala territoriale. A parlarne è Mauro Spagnolo, ospite consueto della trasmissione e direttore di Rinnovabili.it che, grazie alla pluriennale esperienza nel mondo dell’energia pulita e dell’efficienza energetica, ha portato ad esempio l’importante intervento messo in atto a Lione (Francia) nel quartiere de La Confluence. Un ecodistretto costruito dalle ceneri di una vecchia area industriale dismessa e nato con lo scopo di mostrarsi quale modello internazionale delle incredibili potenzialità dei nostri centi urbani. Dalle riqualificazioni degli edifici, esclusivamente a consumo energetico inferiore di 40kWh/mq, fino al sistema della mobilità elettrica, il nuovo quartiere è oggi il centro di riferimento della regione, ospitando anche interventi edilizi delle più importati firme dell’architettura contemporanea. “L’80% dell’energia di cui si alimenterà La Confluence sarà rinnovabile”, prosegue Spagnolo, sottolineando la fattibilità di un intervento di questo tipo anche in altre situazioni simili.

 

ISOLARE NATURALMENTE Ma se le fonti di maggiore spreco e consumo sono proprio le nostre abitazioni, per ottenere risultati di qualità a scala urbana è ovviamente fondamentale prima di tutto intervenire nel comparto edilizio. Aumentare l’efficienza significa migliorare la qualità degli interventi, utilizzando prima di tutto materiali salubri, ma ad alte prestazioni, come i tre interessanti pannelli illustrati nel corso della trasmissione RAI.

“Coibentare la propria casa in completa naturalità” afferma Spagnolo, mostrando tre soluzioni per l’involucro realizzate rispettivamente con lana di legno, lana di canapa e lana di pecora che, a pari performance con i classici isolanti artificiali derivati dal petrolio, proteggono le abitazioni senza danneggiare la salute degli inquilini. Dal privato al pubblico il denominatore comune è sempre la riduzione degli sprechi e l’efficienza, così avviene anche a livello urbano con l’impiego ad esempio di elementi illuminanti a basso consumo energetico. “Uno degli strumenti principali per raggiungere l’obiettivo contemporaneo della cosiddetta smart city”, prosegue Mauro Spagnolo illustrando le caratteristiche e le potenzialità di due particolari tipologie di lampioni stradali che, anzichè essere dotati delle tradizionali lampadine estremamente energivore, sono alimentati al LED, “un sistema che, a parità di efficienza permette di risparmiare l’80% dell’energia”.

 

RICICLARE CON INTELLIGENZA Trovandoci in periodo natalizio, non è possibile parlare di risparmio, di energia e di riduzione dell’impatto ambientale, senza trattare il tema dei rifiuti. A parlare ai microfoni di UnoMattina in questo caso è Walter Facciotto, direttore generale del CONAI, che ha sottolineato come, grazie alla raccolta differenziata, sono stati reimmessi nel ciclo produttivo 8,5 mln di tonnellate di imballaggi, riducendo moltissimo il nostro impatto sull’ambiente.

Le opportunità ci sono e la tecnologia ci mette a disposizione tutto quello che potrebbe esserci utile e, in molti casi, possiamo anche accedere ad una serie di incentivazioni statali, il resto spetta a noi.

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