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Ucraina, un progetto sostiene il suo patrimonio culturale

L’Ucraina è stata al centro di un evento nella Giornata internazionale della pace.

Rebuilding Ukraine – Art, music and passion è il progetto europeo che mira a sostenere il patrimonio artistico e culturale dell’Ucraina come bene fondamentale di un Paese.

L’evento di presentazione del progetto si è svolto nella sede della British School of Rome. L’istituto di ricerca del Regno Unito, diretto da Abigail Brundin, coinvolge studiosi e artisti britannici e del Commonwealth sui vari aspetti che riguardano la storia, la cultura e l’arte italiana: un esempio di scambio internazionale e interdisciplinare.

Il valore unificante della cultura

Un luogo di intensa bellezza dove il perno di tutte le attività è la cultura è anche il luogo ideale per riflettere sul suo significato nella vita reale.

L’associazione 4Elements AssociAction – che opera in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e gode del patrocinio del Consiglio Nazionale delle Ricerche – ha nella sostenibilità integrale la sua pietra angolare sostenuta dall’azione e dalle competenze.

L’incontro Rebuilding Ukraine – Art, music and passion è stato promosso dalle Ambasciate del Regno Unito e dell’Ucraina per sostenere il valore unificante della cultura.

L’iniziativa di 4Elements AssociAction

In questa occasione è stata presentata l’iniziativa a sostegno dell’Ucraina ideata da 4Elements AssociAction.

La violinista ucraina di lingua russa Vera Lytovchenko è l’ambasciatrice di pace che con la sua musica dà corpo all’idea di 4Elements AssociAction.

Un percorso di 3700 Km che parte da Kharkiv il 21 settembre per toccare i teatri dell’Opera di otto città europee (Varsavia, Praga, Budapest, Berlino, Vienna, Trieste) e concludersi a Milano nel mese di dicembre.

I concerti saranno l’occasione per raccogliere fondi per sostenere il Conservatorio di Kharkiv e i suoi artisti.

Vera Lytovchenko, la violinista ucraina che suona sotto le bombe

Distruggere la cultura di un Paese è distruggere la sua identità

L’ambasciatore britannico Edward Llewellyn, dopo aver ribadito la solidarietà e il sostegno incondizionato del Regno Unito all’Ucraina, ha sottolineato il ruolo della cultura nell’identità di un Paese.

Non è un caso che la Russia voglia distruggerla: «Ci commuove vedere la funzione della cultura, e della musica in particolare, nella vita delle persone.

La cultura è l’essenza della civiltà, l’opposto della violenza e della brutalità. Per questo siamo orgogliosi di fare quanto è in nostro potere per sostenere l’Ucraina e Kharkiv, che simboleggia la fiera resistenza del popolo ucraino».

La presentazione di Rebuilding Ukraine – Art, music and passion si è svolta in casuale coincidenza con le gravissime dichiarazioni del presidente russo Putin che prefigurano un conflitto mondiale dagli esiti distruttivi.

Un ponte per superare l’odio

«Queste parole pronunciate nella Giornata della pace devono rafforzare ancora di più il valore della cultura come ponte tra sponde diverse: grazie a questa forza fondamentale dobbiamo superare l’odio.

Sono tempi oscuri, in cui il linguaggio universale della cultura veicolato dal progetto Rebuilding Ukraine – Art, music and passion rappresenta la condivisione di un destino comune.

Crediamo nella ricostruzione del nostro Paese e vogliamo dimostrare quanto sia forte la nostra coesione nazionale», ha dichiarato l’ambasciatore ucraino Yaroslav Melnyk.

«L’identità culturale rende un Paese unico», ha esordito Daniela Ropolo, presidente di 4Elements AssociAction. «Il viaggio nelle capitali europee è un viaggio affascinante nel cuore dell’identità artistica dell’Europa. In questo percorso Vera Lytovchenko porterà un messaggio di pace attraverso la cultura.

L’obiettivo di questo viaggio, durante il quale la Rai girerà un docufilm, è dare un sostegno concreto alla ricostruzione del Conservatorio di Kharkiv.

Molti hanno cominciato a seguire l’esempio di Vera e suonano negli scantinati, nelle stazioni, ovunque la musica possa portare sollievo alle sofferenze della popolazione».

Vera, la violinista che suona sotto le bombe

Molto toccante la testimonianza di Vera Lytovchenko.I video che la ritraggono intenta a suonare il violino nello scantinato di casa per aiutare le persone a resistere e a distrarsi dal terrore delle bombe hanno fatto il giro del mondo.

«Non sono un soldato, ma una musicista che sogna di tornare a fare concerti. Questa è la mia terra e io non me ne vado».

Studia violino da quando ha sette anni, ha studiato al Conservatorio e fa parte dell’orchestra del Teatro di Kharkiv; prima della guerra insegnava in una scuola di musica. Ha girato l’Europa tenendo concerti. «Oggi tutto quello che posso fare è suonare per sostenere le persone, per infondere loro coraggio».

4Elements AssociAction porterà Vera nel tour da Kharkiv a Milano: un viaggio impegnativo, ma soprattutto una grande emozione, quella di essere ambasciatrice di pace insieme al suo violino.

Rafforzare l’unità dei popoli

«Perseguire la pace è l’unica strada concreta per creare un mondo migliore e più giusto per tutti», ha affermato il segretario generale dell’ONU António Guterres nel suo discorso per la Giornata internazionale della pace.

In un momento così buio si può pensare di pianificare un futuro di pace? Anche tra le difficoltà, dobbiamo rafforzare l’unità dei popoli attraverso la cultura.

Il progetto Rebuilding Ukraine – Art, music and passion è nato per superare la violenza e restituire il futuro ai giovani artisti ucraini.

Il viaggio voluto da 4Elements AssociAction va nella stessa direzione: dare consapevolezza dell’inutilità della violenza e sostenere la cultura come veicolo di pace.

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