di Andrea Barbieri Carones
Cosa significa turismo sostenibile? Quali sono gli elementi che lo rendono tale agli occhi dei viaggiatori? A questo ha cercato di dare risposta il Agoda’s sustainable Travel Trends Survey 2021, uno studio fatto a livello internazionale sul settore.
Ebbene: ciò che cercano i turisti quando si parla di ambiente e di turismo sono una facile identificazione delle opzioni di viaggio sostenibili, uso limitato di contenitori in plastica monouso e incentivi economici per quelle strutture ricettive che massimizzano l’efficienza energetica.
Ecco i tre punti in testa ai desiderata dei turisti. Subito giù dal podio, c’è il desiderio di aumentare le aree protette per limitare il numero dei visitatori e la rimozione dei kit da bagno nelle camere di albergo.
I risultati di questo studio mostrano che l’affollamento delle località di vacanza e l’inquinamento di spiagge e corsi d’acqua sono le 2 preoccupazioni maggiori dell’impatto del turismo, insieme alla deforestazione e alle inefficienze energetiche.
I principali responsabili di questa situazione poco green sono i governi, che dovrebbero condurre cambiamenti sul turismo ambientale. Per quasi un rispondente su 4, chi dovrebbe occuparsi del turismo sostenibile – e di renderlo tale – sono anche le autorità preposte a questa industria. C’è poi un intervistato su 5 che sostiene che la pulizia e il rispetto debbano venire dagli stessi individui.
I residenti di Regno Unito e Indonesia sono quelli che più di tutti ritengono che siano i governi a dover rendere verde il turismo. Sono il 36% degli intervistati, poco più dei cinesi (33%) e un po’ più di australiani e malesi (28 e 27%).
I paesi in cui i residenti indicano nei cittadini i principali responsabili del mantenimento della sostenibilità sono la Tailandia, il Giappone e gli Stati Uniti, con percentuali del 30, del 29 e del 28% dei rispondenti.
Turismo sostenibile, il decalogo dei viaggiatori green
Alla domanda su cosa i viaggiatori sono pronti a fare per migliorare l’ambiente nello scenario post Covid le risposte sono state molteplici. Eccole il decalogo del “buon viaggiatore”.
- Diminuire la produzione dei propri rifiuti e gestirli da soli (esempio: utilizzando meno contenitori monodose in plastica).
- Spegnere il condizionatore d’aria e le luci uscendo dalla camera.
- Cercare strutture eco-friendly.
- Cercare di ridurre le emissioni di CO2 (viaggiando coi mezzi pubblici).
- Fare la propria parte riutilizzando asciugamani o kit da bagno.
- Acquistare in negozi locali e indipendenti.
- Andare nelle destinazioni meno frequentate.
- Portare via i propri rifiuti lasciando la spiaggia.
- Portare in hotel i propri saponi invece che utilizzare quelli dell’hotel.
- Usare prodotti a basso impatto ambientale quando si va in spiaggia.
Ma quali sono le corrette pratiche associate con il turismo sostenibile? Questo l’elenco: utilizzare il più possibile energie rinnovabili. Secondo: non usare plastiche monouso. Terzo: conservazione dell’ambiente animale e creare la minor emissione di CO2.
Ci sono poi altre soluzioni. Come scegliere hotel dove si utilizzino prodotti di pulizia naturali.