(Rinnovabili.it) – È ancora una volta l’inquinamento acustico a segnare negativamente le pagelle delle città tappa del Treno Verde. La campagna ambientalista di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha raggiunto l’Umbria mettendo subito al lavoro il suo laboratorio mobile. Il monitoraggio – effettuato grazie alla collaborazione con VALORIZZA brand di Studio SMA e Gemmlab, Orion, e con il contributo scientifico della Sapienza, del CNR-IIA e dell’Università IUAV di Venezia, è realizzato come al solito grazie ad una strumentazione portatile che consente di misurare i valori di inquinanti atmosferici (PM10, PM2,5, PM1) e acustici.
E il verdetto suggerisce al comune umbro di alzare la guardia, soprattutto sul fronte dell’inquinamento acustico. Tre punti su quattro sono risultati fuori dai limiti di legge secondo il piano di zonizzazione acustica della città: il punto di via Garibaldi, che rientra nella terza classe (aree di tipo misto con un limite di 60db), ha raggiunto un LAeq (l’unità di misura per le rilevazioni del rumore ambientale) di 66,3 db; in via Firenze all’altezza di via Monte Gargano, rientrante nella II fascia di rispetto ferroviaria il cui limite assoluto di immissione diurno, in decibel, è per legge pari a 65 db, dove i decibel hanno raggiunto un LAeq pari a 70,2 db; al parcheggio Plateatico, che rientra nella IV classe definita come aree di intensa attività umana con un limite di 65 db, dove il LAeq è stato di 70,8 db.
E anche se sembra un problema marginale, l’eccessivo rumore ha conseguenze dirette sul benessere e sulla qualità della vita e sta diventando sempre più una minaccia per la salute pubblica secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Per combattere smog e inquinamento acustico occorre un decisivo cambio di passo nel pensare lo sviluppo di una città: per questo Legambiente lancia la sua sfida all’amministrazione comunale di Foligno e delle altre città umbre affinché si avvii una nuova stagione per la mobilità che privilegi il trasporto pubblico locale con più aree pedonali e zone a traffico 30 anche per agevolare la ciclabilità nelle aree urbane, a discapito anche dei rumorosissimi motorini.