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Treno Verde: Catania sotto l’assedio del rumore


Treno Verde: Catania sotto l’assedio del rumore

 

(Rinnovabili.it) – Livelli di smog diffusi, seppur contenuti sotto i limiti di legge, ma decibel alle stelle: l’inquinamento acustico a Catania raggiunge livelli ben al di sopra di quelli consentiti dalla legge. In tutte le stazioni i decibel registrati dalla strumentazione di Legambiente hanno mostrato valori ben al di sopra dei limiti di legge: tre di queste (le due arterie e la via ad elevato scorrimento) hanno registrato valori di Leq oltre i 70 decibel (valori che secondo la normativa vigente non sarebbero permessi neanche nelle aree industriali), mentre le altre 3 stazioni (le due zone centrali e il plesso scolastico) hanno raggiunto valori medi compresi tra 65 e 69 db (il limite è rispettivamente di 60 db per le vie trafficate e 45 db per le aree protette come le scuole). Per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, il monitoraggio è stato eseguito con una strumentazione per le polveri sottili (PM10) ed una portatile per le polveri fini e ultrafini (PM10 – 2,5 e 1) nelle stesse zone: pur non essendo state registrate concentrazioni particolarmente elevate nei vari punti scelti (le medie orarie registrate variano dai 3 microgrammi a metro cubo su viale Africa ai 21 microgrammi di Piazza Università), c’è da evidenziare come la stazione di monitoraggio abbia mostrato concentrazioni di polveri sottili molto simili a quelle rinvenute in vie secondarie distanti qualche centinaio di metri dalla principale.

 

È questa la fotografia scattata dal Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, realizzata con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che nei giorni scorsi ha fatto tappa a Catania.

 

“Come ogni anno, nel corso del suo viaggio il Treno Verde seguirà un programma di monitoraggio della qualità dell’aria nelle città italiane per ribadire la necessità che questa diventi una priorità di governo, a scala locale, regionale e nazionale, altrimenti continueremo a condannare i cittadini italiani a respirare aria inquinata – afferma Serena Carpentieri, responsabile del Treno Verde di Legambiente -. Occorre uscire dalla logica dell’emergenza e garantire un diverso modo di pianificare gli spazi nelle aree urbane, oltre a investimenti nella riqualificazione e nell’innovazione nell’edilizia e nel riscaldamento, sistemi di mobilità innovativi e investimenti sul verde urbano. Serve però anche più trasparenza nei confronti dei cittadini. È ad esempio intollerabile che in Sicilia ancora manca una adeguata informazione ai cittadini sullo stato della qualità dell’aria nelle città: solo a Catania e Palermo i comuni e gli enti preposti hanno un sito in cui è possibile consultare i dati giornalieri dei vari inquinanti; mentre queste informazioni sono assenti in tutti gli altri capoluoghi della regione”.

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