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TransumanzaLatina: 100 km in bici per dire No alle ecomafie

Per il secondo anno, i Tetes de Bois, assieme a Libera e FIAB, organizzano la “Transumanza a pedali”, con concerto finale del palco a pedali

TransumanzaLatina: 100 km in bici per dire No alle ecomafie(Rinnovabili.it) – “La bicicletta è Libera e ti Libera. Liberati con la bicicletta”. Potrebbe essere questo lo slogan del Transumanza a pedali, appuntamento spontaneo e aperto a tutti, che torna per il secondo anno coinvolgere gli attivisti della bicicletta e i cittadini in un nuovo percorso sulle due ruote. Dopo la due giorni di viaggio da Roma a L’Aquila lo scorso giugno, per sostenere la rinascita del capoluogo abruzzese, l’evento è pronto a fare il bis il 21 e 22 marzo in occasione della XIX giornata della memoria e dell’impegno promossa da Libera– l’associazione antimafia fondata da Don Luigi Ciotti –, trasferendosi stavolta a Latina e caricandosi di un nuovo significato. Sì perché l’appuntamento, promosso dal Palco a Pedali dei Têtes de Bois assieme a Libera e Fiab,  percorrerà 100 chilometri simbolici (in realtà i km saranno 80) in solidarietà del popolo contaminato ed esasperato dalle ecomafie, come denuncia Libera che ha scelto Latina per le continue intimidazioni, a quanto pare del tutto inefficaci, che colpiscono le sue attività e i suoi attivisti.

 

La TransumanzaLatina nasce come un appuntamento spontaneo e aperto a tutti, che vuole coinvolgere cicloamatori e non in un pellegrinaggio per ricordare le oltre 900 persone – semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali – “morti per mano delle mafie solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere”. “Non c’è niente di più entusiasmante che camminare tutti insieme per un destino condiviso, superare la fatica, bere la bellezza, incoraggiare chi è stanco e ripartire – dice Andrea Satta, voce del gruppo musicale dei Tetes de Bois.

Il 22 marzo, in piazza, i ciclisti potranno così dare forza e metri al suono che trasporterà nell’aria i nomi delle centinaia di vittime della mafia: sarà il pubblico in sella a dare energia elettrica a luci e amplificatori della band dei Tetes de Bois e al loro particolarissimo palco a pedali alimentato da 128 dinamo collegate ad altrettante biciclette.