(Rinnovabili.it) – Se la qualità della vita di un quartiere passa anche attraverso il bello, Torino si sta dando da fare. Il quartiere di Barriera di Milano nella zona nord della città, si è riempito di street art. È l’arte pubblica sperimentale che ha colorato 13 facciate cieche di edifici sia pubblici e privati nel quartiere. E proprio lunedì 23, all’interno del Torino Film Festival, sarà possibile curiosare nelle fasi di realizzazione dei lavori rappresentati nel docufilm “B.art e il pittore volante”, di Francesco Bordino e Isabela Giurgiu. L’autore dei murales, vincitore del bando B.ART promosso dalla Città di Torino, dal Comitato Urban Barriera e indetto dalla Fondazione Contrada Torino, è Francesco Giorgino, in arte Millo. Street artist pugliese classe 1979, Millo ha vinto con il progetto Habitat, selezionato tra quello di oltre 85 artisti internazionali. Quello della street art è solo uno degli elementi che fa parte del più ampio intervento di riqualificazione urbana prevista dal programma Urban Barriera di Milano, partito due anni fa e che terminerà a dicembre 2015. Si tratta di 34 progetti che hanno coinvolto diversi settori da quello ambientale a quello economico occupazionale, fino a quello socio culturale.
Riconvertire ex fabbriche – Un quartiere, nato a metà dell’800, che prende il nome dalle barriere che assicuravano il pagamento del dazio per entrare in città. Un tempo operaio e industriale, oggi Barriera è una realtà multiculturale che ha accolto le varie fasi di migrazione e che fa fronte ai disagi delle realtà periferiche. Tra gli interventi più consistenti di Urban Barriera c’è il recupero degli ex capannoni industriali dell’Incet, fabbrica di cavi elettrici, che ha visto la realizzazione di un centro polifunzionale di servizi integrati per la collettività e la nuova sede zonale del Comando dei Carabinieri. Stessa sorte per gli spazi delle ex officine Iveco-Telai, trasformate in area verde. Così da maggio 2015 è stato inaugurato il Parco Urbano intitolato ad Aurelio Peccei, una delle personalità italiane che ha promosso un modello di vita sostenibile già anni ’60. Un nuovo parco smart di 43 mila metri quadri che è stato interessato da una serie di interventi di recupero materiali e di strutture e da un’illuminazione basata sul fotovoltaico. Archeologie industriali che sono diventate luogo di aggregazione, anche sotto la guida degli Architetti Tutor del Laboratorio Città Sostenibile.
Mobilità e socialità – In corso anche la realizzazione della pista ciclabile nel quartiere, tassello che dovrebbe unirsi alla rete di ciclabili che si estende nella città. Poi l’opera di manutenzione e messa a norma dei Bagni Pubblici e della Casa del Quartiere che li ospita, tra via Agliè e via Barbania. Riaperto nel 2006, questo luogo storico oltre alle docce – spostate al primo piano – ospita un salone per attività espositive. Tra gli obiettivi principali, quello della riqualificazione energetica dell’edificio. Tante le soluzioni per stimolare nuove attività imprenditoriali. Ne è un esempio FaciliTo, programma di accompagnamento per chi vuole aprire una nuova attività in Barriera. Ci sono riusciti i commercianti del Mercato di piazza Foroni che hanno creato una vera e propria rete che comprende più di 30 attività aggregate in un’associazione, per una serie di interventi che mirano alla fidelizzazione del cliente. Ora sta alla città di Torino portare avanti queste realtà avviate ormai due anni fa e in grado di riattivare spazi e coinvolgere davvero i residenti di Barriera.
Appuntamento: Lunedì 23 novembre dalle 17,00 alle 18,00 nell’ambito della sezione Off del Torino Film Festival presso la sede Arci Torino in via Verdi 34, la proiezione del docufilm “B.ART e il Pittore Volante”