Si è svolto a Milano il workshop “Green Attack” di Fondazione Istud. Al centro dell'evento, smart cities, car sharing, eco quartieri, agroenergia, la crisi delle rinnovabili e la loro rinascita
(Rinnovabili.it) – Il futuro dell’economia? E’ verde e “condiviso”. Accanto al concetto di green economy se ne sta, infatti, rapidamente affiancando quello di sharing economy, ovvero un ecosistema socio-economico costruito intorno alla condivisione delle attività umane e fisiche. Dei pilastri di questa nuova economia collaborativa si è parlato oggi a Milano durante il workshop “Green Attack” organizzato dalla Fondazione Istud. L’evento ha messo a fuoco le chiavi di questo nuovo “Rinascimento verde” che sta oggi ridisegnando le mappature di città e comunità. Smart cities, car sharing, eco quartieri, agro e bio energia, la crisi delle rinnovabili e la loro rinascita: questi e altri elementi costituiscono oggi un “flusso inarrestabile”, quel green attack che ha dato il titolo al workshop stesso.
“Ci siamo, volutamente, staccati, da tempo, dalle origini per abbracciare il nuovo corso verde che è, ormai, il binario parallelo dove corre il nostro stile di vita. E’ green – ha detto Maurizio Guandalini, economista della Fondazione Istud e organizzatore dell’evento milanese – quello che mangi, la casa in cui vivi, come ti muovi, come ti vesti, la scuola, il comune, il quartiere, l’illuminazione delle strade, la pattumiera, le relazioni sociali. Non può esistere una smart city con una cittadinanza stupida. Ed è inutile la tecnologia intelligente senza una comunità che la sa e la vuole usare”.
Fondazione Istud ha voluto testare il sentiment dei manager e degli imprenditori italiani sulle tematiche green e della sharing economy, attraverso una instant survey i cui risultati sono stati presentati oggi. Il questionario – diffuso on line tra l’11 e il 15 giugno tra imprenditori, quadri e dirigenti di tutte le funzioni e settori – evidenzia la grande voglia di “green” che ancora è diffusa tra i decisori aziendali italiani e il riconoscimento delle tematiche ambientali come possibile driver per sostenere l’uscita dalla crisi strutturale del Paese. Di green economy se ne è parlato in abbondanza – forse anche troppo – nei più diversi contesti negli ultimi anni, e una certa disaffezione al tema si poteva immaginare; invece la questione verde e le politiche industriali nel campo green vengono percepite ancora come attuali e strategiche da oltre l’80% dei rispondenti al sondaggio.