Rinnovabili

Settimana Europea dei Rifiuti, 7035 (buone) azioni

Ogni anno, in Europa, il peso dei rifiuti è enorme. I dati Eurostat assegnano alla Comunità un totale annuale di circa 3 miliardi di tonnellate, tanto quanto un treno lungo 5 volte la distanza dalla terra alla luna. Valori impressionanti che soprattutto si mette a fuoco il contesto urbano, dove la media di rifiuti prodotti dalle famiglie, piccole imprese e istituzioni pubbliche si è assestata sui 513 kg/ persona nei Ventisette. Per aiutare i cittadini europei a “mettersi a dieta di spazzatura” ed ottenere il punto di equilibrio fra prevenzione e gestione del problema, nel 2009 è stata lanciata l’European Week for Waste Reduction, evento sostenuto dalla componente Informazione e Comunicazione del programma LIFE+ della Commissione Europea. L’iniziativa festeggia in questi giorni la sua terza edizione attraverso una partecipazione ed un consenso da record. Gli organizzatori hanno, infatti, registrato 7035 “EWWR actions”, vale a dire oltre settemila progetti, eventi e idee messe in campo negli Stati membri per convincere pubblico, imprese e autorità della necessità di ridurre di circa 2,6 miliardi di tonnellate i rifiuti prodotti ogni anno. Sotto il coordinamento di 34 organizzatori nei venti Paesi aderenti e con il supporto del Segretariato europeo della settimana, amministrazioni, associazioni e ONG, imprese, istituti di istruzione sono coinvolti attraverso la realizzazione di azioni di sensibilizzazione, focalizzandosi su uno o più dei 5 temi chiave: Too much waste  (Troppi rifiuti) – Better production  (Migliore produzione) – Better consumption  (Migliore consumo) – A longer life for products (Una vita più lunga per  prodotti) – Less waste thrown away (Meno rifiuti gettati via).

 

Cinque Azioni Comuni per creare un fronte Pan-Europeo

A livello nazionale, la Settimana avrà luogo ad Andorra, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Malta, Portogallo, Slovenia, Svezia, Paesi Bassi e Repubblica Dominicana, mentre a livello regionale e locale, si contano progetti ricevuti anche da altri paesi tra cui Grecia, Polonia, Ungheria, Norvegia, Romania, Turchia. Il carattere europeo dell’evento verrà rinforzato introducendo in località diverse azioni comuni che, impiegando gli stessi metodi e condividendo il medesimo obiettivo (evidenziare il reale impatto della riduzione dei rifiuti) si focalizzeranno su cinque temi simbolici: Riduzione dei Rifiuti Cartacei; Riduzione dei Rifiuti da Cibo; Ripara & Riutilizza; Riduzione degli Imballaggi in Eccesso; Giornate della Pulizia (per sottolineare l’ammontare di rifiuti buttati). L’idea nasce dall’unica azione comune del 2010, il BatucaMob tenutosi all’apertura della scorsa edizione, esperimento riuscito di fusione di un “Flash Mob” con “Batucada” – un tipo di musica suonata tramite i tradizionali strumenti a percussione brasiliana. L’obiettivo? Riuscire a creare durante la settimana una comunità di azione pan-europea rinforzando i legami tra i territori partecipanti e quindi semplicemente misurare i rifiuti “prevenuti” durante le azioni e di comunicare questi risultati. L’azione più rilevante verrà premiata durante la Cerimonia di Premiazione nel Giugno 2012 a Parigi.

 

960 iniziative attraverso lo Stivale

Il Bel Paese con le sue “960 azioni” sta facendo la propria parte. Legambiente ha organizzato per il 26 e il 27 novembre serie di appuntamenti informativi, allestendo dei banchetti davanti ai supermercati per spiegare e dimostrare quante tonnellate di rifiuti si possono risparmiare partendo da semplici gesti quotidiani come fare la spesa. Ridurre si può, e l’associazione lo vuole dimostrare con l’omonima campagna di sensibilizzazione che per il quarto anno consecutivo è rivolta ai cittadini, amministrazioni locali ed imprese. “E’ sufficiente, per esempio, acquistare prodotti che non facciano un uso sconsiderato degli imballaggi, usare sportine riutilizzabili o quelle in materiale biodegradabile, usare le ricariche per saponi da bucato e detergenti per la casa, acquistare frutta e verdura sfusa evitando quella già pesata e imballata in vaschette di polistirolo”. Solo gli imballaggi costituiscono il 60% del volume e il 40% del peso dei rifiuti nostrani, costituendo spesso una componente inutile del prodotto che viene però pagata due volte: la prima con la spesa e la seconda quando devono essere smaltiti. Attenzione al sociale in Emilia Romagna, che scende in campo con due progetti particolari: “RAEEbilitando” laboratorio per l’inclusione socio-lavorativa di persone disabili
e “RAEE in Carcere” per la riduzione RAEE negli istituti di detenzione; nel dettaglio nei laboratori dedicati a queste attività, nelle case circondariali di Bologna, Ferrara e Forli-Cesena, i detenuti sono formati e assunti con regolare contratto per realizzare attività di smontaggio e recupero in sicurezza dei RAEE. I laboratori diventano così siti produttivi stabili e operativi che ricevono i RAEE raccolti dalle stazioni ecologiche del Gruppo Hera (centri di raccolta), li sottopongono a trattamento e infine li avviano al recupero per ottenerne le materie prime e seconde di cui sono composti. Il progetto persegue soprattutto il valore dell’impegno e della responsabilità sociale delle imprese in un’alleanza con istituzioni e reti territoriali. Ha il duplice obiettivo di recuperare i RAEE e di sostenere le attività produttive che sviluppino inclusione socio-lavorativa di persone con disabilità psichiche. Questo obiettivo ha permesso l’attivazione di un apposito laboratorio presso OPIMM, che riceve i RAEE proveniente dalle stazioni ecologiche del Gruppo Hera (centri di raccolta), li sottopone a corretto trattamento ed infine li avvia al recupero per ottenerne le materie prime e seconde di cui sono composti. Al progetto collaborano diversi partner: Provincia di Bologna, Gruppo Hera, OPIM e Consorzio Remedia.

A Roma l’Ama, la municipalizzata dei rifiuti, ha dato vita a Rileggo, una raccolta libri usati presso i punti di raccolta gratuita ingombranti, i Centri di Raccolta e gli sportelli Ta.Ri., realizzata con la collaborazione di onlus partner. I volumi raccolti saranno destinati alle biblioteche e ai centri specializzati del circuito Biblioteche di Roma o altrimenti distribuiti nel corso di eventi pubblici rivolti alla cittadinanza.

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