“La Scuola è viva. Viva la Scuola”. E’ proprio il caso di affermarlo e ribadirlo: ne hanno dato prova la disponibilità dei dirigenti scolastici e la passione, l’energia e l’impegno fattivo che hanno profuso gli insegnanti degli istituti dell’infanzia, delle elementari, medie inferiori e superiori, veri e propri interpreti del progetto. Hanno saputo veicolare agli allievi ed ai genitori l’importanza della partecipazione civica “attiva” alla tutela dell’ambiente, coniugando consapevolezza del ruolo, stimolo alla creatività e divertimento. I genitori hanno risposto e condiviso con entusiasmo, i giovani sono stati i protagonisti delle tre giornate di festa contribuendo alla riuscita della campagna con la distribuzione dei volantini, con la realizzazione di un gran numero di manufatti artistici prodotti con materiali provenienti dai rifiuti ed esposti in concorso e con concerti ed esibizioni musicali, uno su tutti l’invito al riciclo del coro/balletto dei piccolissimi di Ladispoli. Ma non basta: i più grandi si sono impegnati anche in animati confronti dialettici con i Sindaci e gli Assessori dei Comuni di Castelnuovo di Porto e di Ladispoli – che hanno collaborato e fornito supporto e spazi agli eventi – e con gli esperti intervenuti nelle sessioni di Workshop. Infine va detto che le creazioni artistiche delle diverse classi di allievi hanno dato filo da torcere ai giurati per la fantasia delle idee e l’abilità dell’esecuzione, rendendo arduo il compito di assegnare i primi premi dei 3 concorsi, che hanno meritato ai tre Istituti una donazione da impiegare in attività e materiali didattici.
I risultati di questa iniziativa hanno confermato quanto promesso dal progetto “Un quartiere per l’ambiente, l’esempio viene dalle Scuole”, organizzato presso l’Istituto Majorana di Roma Spinaceto nell’ambito della SERR 2011 e risultato candidato per il premio europeo.
L’idea dunque di costruire una prima aggregazione di Scuole del territorio della Provincia di Roma sembra poter avere un seguito. La mission principale del network è trovare percorsi didattici da condividere, al fine di trasferire in forma permanente ed organizzata agli allievi le conoscenze in materia e stimolare comportamenti consapevoli volti alla riduzione dei rifiuti – in particolare di quelli elettrici ed elettronici – al loro riciclo ed alla prevenzione del loro indiscriminato abbandono. Il principio alla base è che gli alunni di oggi, dai più piccoli ai più grandi, oltre ad essere gli adulti e la classe dirigente di domani, possono essere i migliori ambasciatori del messaggio presso le loro famiglie e quindi presso l’intera popolazione. E il principio si è rivelato giusto perché si sono contati complessivamente circa quattromila visitatori, attenti e curiosi. A conferma di questo sono giunte le parole del Sottosegretario Rossi Doria del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
Nel suo “Messaggio di saluto alle ragazze, ai ragazzi, agli insegnanti di questa virtuosa rete di scuole” il Sottosegretario scrive: “Conoscete sicuramente l’impegno del Ministero a che presto si giunga ad una scuola ‘digitale’; parallelamente, tuttavia, vogliamo che siate consapevoli dell’impatto del ciclo di vita di questi preziosi alleati delle nostre attività quotidiane di studio, di lavoro e, perché no, di svago. L’educazione ambientale rientra tra le deleghe conferitemi dal Ministro Francesco Profumo: nel mio sforzo di riempire di contenuti questa delega tengo sempre presente le parole che pronunciò una vostra coetanea tanti anni fa, in occasione della Conferenza Internazionale su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro nel 1992, lasciando attoniti tutti i potenti del mondo: ‘Ho paura di uscire fuori al sole a causa dei buchi nell’ozono, ho paura di respirare l’aria perché non so quali sostanze chimiche contiene. E ora sentiamo parlare di animali e piante che si estinguono, che ogni giorno svaniscono per sempre. Nel mio paese produciamo così tanti rifiuti, compriamo e buttiamo via, compriamo e buttiamo via, compriamo e buttiamo via, e tuttavia i paesi del nord non condividono con i bisognosi. Anche se abbiamo più del necessario, abbiamo paura di condividere, abbiamo paura di dare via un po’ della nostra ricchezza. … Se non sapete come fare a riparare tutto questo, per favore, smettete di distruggerlo.” Il messaggio si conclude con queste parole: “Vorrei che voi ragazzi non smetteste mai di ricordarci che non c’è tempo da perdere e ringrazio tutti coloro – dirigenti, insegnanti, genitori e l’associazione – che hanno reso possibile questa bella iniziativa che spero si ripeta spesso”.