(Rinnovabili.it) – Sembra che il fenomeno dello scioglimento dei ghiacci non intenda arrestarsi, e anzi, ogni anno, raggiunga picchi sempre più preoccupanti. La calotta polare artica è un elemento fondamentale per l’equilibrio del sistema climatico della Terra. Infatti la sua presenza impedisce l’assorbimento dei raggi solari da parte del Pianeta e frena l’innalzamento dei livelli del mare lungo le coste di tutti i continenti che potrebbe coinvolgere intere zone abitate.
La questione altamente problematica è che questa calotta si sta sciogliendo ad un ritmo mai registrato prima. Il direttore del NSIDC (National Snow and Ice Data Center dell’Università di Boulder in Colorado) Mark Serreze ha commentato pochi giorni fa: “Non ho mai visto nella regione Artica un inverno così pazzo, il caldo era implacabile”, dichiarazione rilasciata in occasione della diffusione dei dati relativi al 2016.
A marzo la massima estensione dello strato ghiacciato è stato di appena 14,52 milioni di chilometri quadrati, dato che conferma il caldo record che aveva colpito la zona nei mesi precedenti, con temperature che sono arrivate fino a 6 gradi sopra la media. Il dato batte il minimo storico dello scorso anno, 14,54 milioni di chilometri quadrati.
Se volessimo confrontare l’estensione attuale con il primo dato rilevato dalle misurazioni satellitari, iniziate nel 1979, ci renderemmo conto che i chilometri quadrati che mancano all’appello sono addirittura 1,6 milioni. In attesa che il NSIDC rilasci l’analisi completa della stagione invernale, non possiamo continuare a fingere che la cosa non interessi la nostra vita ma soprattutto quella dei nostri figli. E’ arrivato il momento in cui rendersi conto che ogni nostra singola azione, decisione, attività, possa fare la differenza nel futuro del nostro pianeta. L’obiettivo di tutti adesso è iniziare a vivere una vita fatta di scelte consapevoli.