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Salone CSR e innovazione sociale: 72% degli italiani interessato alla sostenibilità

Salone CSR e innovazione sociale: 72% degli italiani interessato alla sostenibilità

 

 

(Rinnovabili.it) – Cresce l’attenzione delle persone verso la sostenibilità, che tocca il 72% degli intervistati, secondo un rapporto IPSOS presentato al Salone della CSR e dell’innovazione sociale. Il più importante evento in Italia sulla corporate social responsibility, giunto alla sua sesta edizione, si è svolto a Milano,  all’Università Bocconi, il 2 e 3 ottobre scorsi,  dopo aver fatto  tappa in altre città italiane ed è stato tenuto a battesimo  dal rettore dell’Università Bocconi, Gianmario Verona, con un evento dedicato a “Le rotte della sostenibilità”, un viaggio alla ricerca di quest’ultima con personaggi  che hanno fatto dell’innovazione  una scelta di vita. I numeri, per questo evento che spazia in tutto il perimetro della sostenibilità, declinandone le varie espressioni – ed è promosso, oltre che dall’Università Bocconi, da CSR Management Network, Unioncamere, Fondazione Global Compact Network Italia, Fondazione Sodalitas e Koinètica –  indicano un bilancio molto positivo: oltre 5mila500 visitatori, 188 organizzazioni partecipanti, 87 eventi, 392 relatori. L’evento stesso è sostenibile al 100%, dal momento che il Salone della CSR e dell’innovazione sociale  ha adottato a partire dal 2014 un sistema di gestione  conforme alla norma ISO 20121 che qualifica gli eventi sostenibili. Nel 2018 l’impegno è centrato sul miglioramento  ulteriore dei risultati ottenuti negli anni precedenti.

Il Salone collabora con altri importanti partner per ridurre l’impatto ambientale: Rete Clima compensa le emissioni del sito www.csreinnovazionesociale.it, Carbon Sink quelle relative  ai viaggi dei relatori, Dolomiti Energia offre le certificazioni 100% energia pulita e 100% CO2 free relative alla sede della manifestazione.

 

Tornando all’indagine IPSOS, secondo il presidente Nando Pagnoncelli, “nel campione prevale largamente  un atteggiamento di grande adesione delle persone ai temi della sostenibilità, anche se esiste una parte di scettici, preoccupati che la sostenibilità possa diventare un espediente di marketing”. Per superare questi dubbi,“ è fondamentale  una grandissima trasparenza da parte delle imprese: i diversi strumenti di comunicazione come i siti internet o i bilanci di responsabilità sociale, devono concorrere a rendere credibile l’impegno strategico verso la sostenibilità”. Dall’indagine emerge che l’85% degli italiani  considera tutti i prodotti sostenibili più innovativi e qualitativamente superiori. Il 77% delle persone basa le sue scelte di acquisto sulla qualità, che significa origine e delle materie, sostenibilità del packaging, attenzione alla filiera e alla produzione. Se due cittadini su tre ritengono inoltre che la CSR dovrebbe guidare le scelte aziendali del futuro, un anello debole risiede nella comunicazione: il 76% della popolazione ritiene difficile capire quali imprese siano veramente sostenibili.  “Molte organizzazioni responsabili nei fatti non valorizzano in modo adeguato il loro impegno sociale e ambientale – ha spiegato Rossella Sobrero, del Gruppo Promotore  del Salone della CSR e dell’innovazione sociale -. Il Salone serve anche a far conoscere i progetti e le esperienze di chi ha scelto la strada del cambiamento  per rispondere a un mercato in rapida evoluzione”.

 

La “rotta della sostenibilità” in un “Futuro più umano”

Con il suo portafoglio delle 188 organizzazioni protagoniste, degli 87 eventi e dei 392 relatori, il Salone della CSR e dell’innovazione sociale ha esplorato tutte le “rotte della sostenibilità” – dalla circular economy alle smart cities,  dalla finanza sostenibile all’innovation e change, dalle filiere sostenibili alla diversity e inclusion –  disegnando un affresco in cui la sostenibilità  si concretizza in una scelta umana, un modo di concepire il mondo, la vita delle persone e delle aziende, con un’attenzione  primaria al capitale umano e alla sua originalità.

 

E’ quanto in sintesi ha condiviso il sociologo e scrittore Francesco Morace, presidente di FutureConceptLab, che ha presentato al Salone della CSR e Innovazione Sociale il suo ultimo libro “Futuro+Umano”. Morace  riflette sulla necessità di ridefinire le mappe  del nostro pensare  e del nostro agire, facendo leva sui dati  come “carburante” per una nuova intelligenza,  meno orientata a desideri immediati e impegnata nella costruzione di un mondo  migliore. “Quando la tecnologia – ha spiegato – incontra l’empatia e la responsabilità tutta umana della scelta, produce umanità alla terza potenza”.

Nuove “connessioni” basate sull’empatia devono dunque liberarsi di fronte  all’intelligenza artificiale e alle innovazioni tecnologiche, grazie a cui l’uomo ha l’opportunità di attivare la  sua intelligenza più profonda. Così, sarà naturale alimentare e vivere con comportamenti sostenibili, in relazione a tutto ciò che ci circonda – ambiente, persone, attività produttive -,  con beneficio ineguagliabile  sia per il pianeta che per l’umanità.