Si è discusso a Milano, alla presenza di numerosi esponenti delle istituzioni, delle imprese e della ricerca, del futuro delle eco-energie italiane
(Rinnovabili.it) – Geotermia, solare termico e un innovativo mix innovativo tra eolico e idroelettrico. Queste le protagoniste del convegno Rinnovabili 2.0. tenutosi a Milano e organizzato da MGP Cultura, Immagine e Comunicazione. L’evento ha offerto un importante momento di confronto sul futuro delle fonti energetiche rinnovabili in Italia attraverso un’ampia panoramica del settore.
Un approfondimento particolare è stato dedicato al mondo imprenditoriale, con la presentazione di alcune case history di successo (a livello nazionale e internazionale), che vedono l’applicazione di soluzioni innovative dal punto di vista tecnologico nella produzione energetica.
Tra i progetti più innovativi realizzati di recente in Italia, molti riguardano lo sfruttamento dell’energia geotermica, un ambito nel quale “dal punto di vista della tecnologia – spiega Maurizio Brancaleoni, Amministratore Delegato AUMA Italiana – l’Italia ha saputo ritagliarsi negli ultimi anni una posizione di primaria importanza, grazie anche agli investimenti in innovazione e qualità realizzati dall’industria italiana”. E l’innovazione non può che non andare di pari passo con l’attenzione dedicata all’impatto ambientale, anche grazie a soluzioni, continua Brancaleoni, “come il processo ENEL-AMIS, che permette l’abbattimento delle emissioni di mercurio e dell’idrogeno solforato nelle centrali geotermoelettriche”.
Altro elemento fondamentale nell’analisi energetica italiana appare la questione della continuità e della sicurezza dell’approvvigionamento energetico. Ecco perché il convegno ha dedicato un focus speciale ad una delle soluzioni oggi più interessanti sul fronte dello storage: l’integrazione tra idroelettrico ed eolico. Come spiegato da Stefano Susani, Amministratore Delegato MWH in Italia: “La gestione della ‘non cumulabilità’ delle forti rinnovabili è un obiettivo strategico primario per il nostro paese, sempre meno propenso a far gravare su imprese e famiglie i costi di tali tecnologie. Lo sviluppo di reti intelligenti e di sistemi integrati idro-eolici va esattamente in questa direzione, ovvero verso la ricerca dell’ottimo tra sostenibilità ambientale e sostenibilità finanziaria. L’innovazione tecnologica ci viene chiaramente in aiuto, e l’utilizzo di un bacino inesauribile qual è il mare, in un contesto italiano caratterizzato da oltre 7,000 km di coste, può rivelarsi la carta vincente da giocare”.