Non solo rinnovabili nei 3 giorni dedicati all’energia e all’efficienza energetica. Protagonisti della Mostra sono stati soprattutto i Saloni del riciclo e della mobilità sostenibile
Si è conclusa sabato la sesta edizione di EnergyMed, il principale appuntamento del settore dell’energia pulita e dell’efficienza energetica del sud Italia, organizzato dall’Agenzia napoletana energia e ambiente (Anea).
Con tre padiglioni, 200 imprese, enti ed associazioni, 20 convegni e 20.000 visitatori sono stati pienamente raggiunti i risultati dell’edizione precedente. Giovedì 11 aprile il sindaco Luigi De Magistris ha inaugurato la Mostra Convegno sulle energie rinnovabili, constatando con soddisfazione che rispetto agli anni precedenti sono molto più numerosi gli stand composti da giovani. “Questo è un settore in cui la creatività fa da padrona”, ha affermato il primo cittadino, sottolineando anche che “per tanti anni ci hanno voluto insegnare che lo sviluppo passa attraverso il consumismo. Per vivere meglio come persone e per riprendere l’economia reale penso sia fondamentale nel nostro paese partire proprio dalla green economy, che fa crescere la comunità senza distruggere l’ambiente e depauperare risorse pubbliche”.
Nel corso della prima giornata è stato consegnato il premio EnergyMed dedicato al miglior progetto di risparmio energetico. A vincere il bando è stata l’azienda milanese Siram S.p.a. per la realizzazione di un piano di risparmio dedicato all’azienda ospedaliera universitaria “S. Maria della Misericordia” di Udine, nonché di una rete di teleriscaldamento a servizio della città di Udine.
Tra le varie novità di EnergyMed, anche Camfil Farr, azienda che opera nella tecnologia della filtrazione dell’aria e nella produzione di filtri, che all’interno di un avveniristico furgone esposto nell’area esterna della fiera ha evidenziato tutti i vantaggi economici ed energetici legati all’utilizzo dei filtri negli impianti di ventilazione.
Nel corso della Mostra sono state inoltre presentate tante soluzioni “green” da applicare nella vita di ogni giorno: compostiere, zaini fotovoltaici per caricare in ogni momento computer e cellulari, bici a pedalata assistita, giochi ecologici e detersivi biologici alla spina.
“Il risultato è positivo – afferma Macaluso – in quanto mai come quest’anno tutti hanno interesse a fare rete e a collaborare: finalmente si sta acquistando consapevolezza del fatto che con l’individualismo non si va da nessuna parte; anzi operando da soli saremo sempre più sopraffatti da chi (come le aziende e le organizzazioni del nord Italia e del nord Europa) sa fare sistema insieme per fronteggiare le difficoltà e creare condizioni di sviluppo”.
“La green economy – aggiunge il direttore di Anea – può essere un driver importante per vedere la luce alla fine del tunnel. Questa luce a mio parere può essere intravista solo se è la luce chiara, pulita ed efficiente delle energie verdi”.