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Come ridurre il rischio di incendi

Gli incendi che hanno devastato l’Europa nel 2023 sono stati particolarmente intensi ed estesi. Circa il 96% degli incendi nell’UE sono causati da azioni umane, il che significa che le campagne di educazione e sensibilizzazione sono una parte essenziale della soluzione. Per ridurre gli incendi boschivi è importante una buona gestione del paesaggio per prevenire l’accumulo di materiali combustibili ad alto rischio

Il rischio incendi aumenta con il cambiamento climatico
Foto di Patou Ricard da Pixabay

Educazione e prevenzione per ridurre gli incendi

Gli incendi hanno segnato il 2023 come uno degli anni peggiori per l’Unione Europea. Un rischio che tende ad aumentare anche in conseguenza del cambiamento climatico.

Il bilancio è stato grave sotto ogni punto di vista. La devastazione di grandi aree ha minacciato gli ecosistemi e soprattutto la vita delle persone e degli animali.

Importante intervenire con la prevenzione

Poiché la situazione generale non sembra migliorare, sarà opportuno che l’Europa sia pronta a intervenire per prevenire il rischio di incendi e cercare di ridurre i danni.

Il 2023 è stato uno dei cinque anni peggiori per gli incendi dal 2000 in tutta l’area che comprende Europa, Medio Oriente e Africa.

Secondo Forest Fires in Europe, Middle East and North Africa 2023, l’ultimo rapporto del JRC (Joint Research Centre) sugli incendi boschivi nell’area EMEA, le fiamme hanno divorato oltre 500mila ettari di terre naturali. Per dare un’idea della dimensione, è come se fosse finita in cenere circa la metà dell’isola di Cipro.

Il cambiamento climatico aggrava il bilancio degli incendi

Per domare gli incendi divampati in Europa e nei paesi limitrofi non è stato sufficiente l’uso dei tradizionali mezzi antincendio. Il peggiore di tutti si è scatenato nella regione greca della Macedonia orientale e della Tracia, come risulta dall’EFFIS (European Forest Fire Information System), il sistema europeo di informazione sui vigili del fuoco forestali che dal 2015 fa parte dei servizi di Copernicus (il programma europeo di informazioni e monitoraggio satellitare ambientale).

EFFIS è una rete di 43 paesi che si scambiano informazioni sugli incendi boschivi e valutano i loro effetti in Europa. È anche una piattaforma per lo scambio di buone pratiche sulla prevenzione degli incendi, la lotta antincendio, il ripristino e altre attività di gestione degli incendi.

L’aggravarsi della situazione negli ultimi quattro anni conferma il ruolo del cambiamento climatico. Aumenta l’estensione delle aree colpite e cresce l’intensità dei fenomeni. Inoltre, la stagione degli incendi si prolunga oltre il periodo estivo e colpisce aree che di solito erano considerate sicure.

Questa è una nuova sfida globale per i servizi antincendio, anche perché spesso è impossibile compiere le operazioni da terra.

Educazione e sensibilizzazione sono parte della soluzione

Il bilancio del 2024 è inferiore alla media UE degli ultimi venti anni, probabilmente a causa delle precipitazioni in alcune aree in primavera e in estate. Il primo anno in cui si è registrata una flessione dopo tre anni consecutivi di incendi devastanti.

Per ridurre gli incendi boschivi è importante una buona gestione del paesaggio per prevenire l’accumulo di materiali combustibili ad alto rischio nonché la loro continuità spaziale.

Circa il 96% degli incendi nell’UE sono causati da azioni umane, il che significa che le campagne di educazione e sensibilizzazione sono una parte essenziale della soluzione. Con l’aggravarsi della crisi climatica, è fondamentale che la popolazione europea si prepari a incendi più frequenti e intensi.

Le misure di prevenzione devono riguardare tutti i settori della popolazione, comprese le comunità rurali a diretto contatto con le aree naturali e le popolazioni che vivono nelle aree più selvagge.

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