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“Restauro Sostenibile”: i beni culturali guardano all’ambiente

Nonostante l'importanza di un attenta conservazione dei beni culturali, metodi e mezzi usati ancora oggi dai restauratori, risultano essere poco sostenibili per la loro salute e per l'ambiente

(Rinnovabili.it) – Si terrà a Roma, sabato 26 novembre, all’Orto Botanico della Sapienza il convegno “Restauro Sostenibile”. In occasione dell’Anno Internazionale della Chimica, l’evento è stato organizzato dal Centro Ricerca per le Scienze Applicate alla Protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali e del Dipartimento di Igiene “G. Sanarelli” della Sapienza, in collaborazione con Legambiente, Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil e Chimica Verde. Il convegno mira all’analisi dei metodi, mezzi e sostanze, utilizzati per la conservazione e il restauro dei beni culturali, in relazione al loro impatto sulla salute ambientale e dell’operatore. “Nonostante la ricerca, e le innovazioni ad oggi disponibili”, gli operatori utilizzano ancora mezzi chimici, fisici e microbiologici che li sottopongono a rischi multipli. A causa di una non adeguata informazione, e leggi di mercato ancora troppo oppressive e poco sostenibili, il settore è attualmente troppo legato alle “abitudini del passato”. L’incontro servirà quindi ad offrire ai restauratori, e altri operatori, una panoramica completa sui sistemi alternativi, e maggiormente sostenibili, ai metodi tradizionali. Obiettivo dell’incontro è quello di sviluppare “una scelta responsabile di costi e di gestione, per arrivare ad una conservazione dei Beni Culturali sostenibile”. Scopo ultimo, adeguare il settore alle nuove disposizioni del REACH, EC 1907/2006, (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemical substances), la norma della Comunità Europea che regola l’impiego degli agenti chimici.