(Rinnovabili.it) Una grande festa, ma anche un messaggio di attenzione per il riciclo e la cura dell’ambiente. La Re Boat Race voleva essere, ed è stata, esattamente questo. La quinta edizione della regata di barche costruite con materiali riciclati è stata organizzata dalle associazioni Sunrise 1, Sunnyway e il Clownotto, in partnership con Rinnovabili.it. Ieri mattina, i supporter e i curiosi sono accorsi in 3 mila sulle sponde del laghetto dell’Eur, a Roma. Anche in acqua la partecipazione ha fatto registrare un record di presenze: 28 i natanti costruiti per l’evento, 18 quelli che hanno superato la prova della galleggiabilità, 10 i vincitori di un premio. La fantasia dei team iscritti ha superato le attese: moltissime le imbarcazioni esteticamente affascinanti e tecnicamente ben costruite. L’unica regola era utilizzare almeno il 90% di materiali di riciclo. C’è stato chi ha scelto la spinta dei remi, chi ha privilegiato i pedali, chi ha costruito un’elica “manuale”. La maggior parte ha puntato sulla solidità dell’imbarcazione, rinforzata con boccioni di plastica, inserti in legno e teloni impermeabili. Ma nessuno ha disdegnato gli abbellimenti e i dettagli: dalle vele alle bandiere, dalle polene presidiate da un’aquila di peluche o da una bambola, agli specchietti di una vera e propria automobile d’acqua. Una gran partecipazione dei più piccoli ha reso gli equipaggi più allegri e variegati: oltre ai 40 adulti, ben 18 bimbi e ragazzi hanno immerso le pagaie nelle acque del lago.
Alla gara hanno partecipato anche quattro team Acea, che oltre a gareggiare con gli altri concorrenti si sono sfidati in un minicampionato interno il cui scopo era costruire la barca più ingegnosa: a vincerlo è stata la 100% Idrobike, con le sue quattro biciclette montate sul ponte a garantirne la propulsione. Nessuna novità, invece, per quanto riguarda il primo posto: lo scettro è rimasto saldamente in mano ai mattatori della scorsa edizione: la Rari Reciclantes. Quest’anno la coppia al timone ha optato per una imbarcazione leggerissima e veloce, una canoa costruita con la minor quantità possibile di materiale. La scelta ha dato i suoi frutti, e la Rari ha tagliato il traguardo con larghissimo anticipo sugli inseguitori, aggiudicandosi così il premio “cavalluccio marino”. Sul secondo gradino del podio è salito l’equipaggio del team Acea al timone della 90% h2o e 10% di… vino. Dato che l’importante è partecipare, il premio “tartaruga marina” è finito in mano agli ultimi arrivati, i tre ragazzi di Capitoliamo, così come il trofeo “Titanic” è andato a Riscarti Fast, affondata durante la regata. Officinamove si è aggiudicata invece il premio “pesce pagliaccio”, dedicato alla barca più creativa, mentre la coppa per la più “tifata” l’hanno alzata gli Imbattibili. Anche la barca esteticamente più bella ha ricevuto un riconoscimento: il trofeo “stella marina”, vinto dalla Romanina, un vero e proprio vascello vecchio stampo costruito con bottiglie di plastica. I più bravi nell’utilizzare la maggior quantità di materiale riciclato e una trazione ad impatto quasi zero, invece, sono stati i costruttori della Acea Recyclaier, premiati dal direttore di Rinnovabili.it, Mauro Spagnolo. Una menzione speciale per la zattera del Team Lincoln, e il premio “pesce spazzino” per lo smontaggio più rapido (lo ha vinto la Regina e il capitano), hanno completato il quadro.
«Ringraziamo tutti i partecipanti e chi ci ha aiutato a realizzare questa Re Boat Race – ha tirato il fiato un esausto Stefano Bernardini, presidente di Sunrise 1 e cronista della regata – Volevamo trasmettere l’importanza di riciclare i nostri rifiuti, specialmente alle nuove generazioni. Vedere tutti questi bambini sia sulle Re Boat, sia tra il pubblico, è la miglior prova che ci siamo riusciti».
In parallelo alla regata si è svolto anche il festival “Le voci del bosco”, contenitore di eventi musicali, artistici, laboratori e workshop per sviluppare una cultura della sostenibilità e approfondire la tematica del riciclo.
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