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Princess Elisabeth Antarctica, la stazione polare a zero emissioni

Apre "virtualmente" le porte al pubblico la stazione di ricerca belga che si è fatta conoscere per le sue eco-ambizioni

 

(Rinnovabili.it) – Ancorata a una cresta di granito congelato ed esposta ad uno dei climi più rigidi sulla terra, la stazione di ricerca scientifica Princess Elisabeth Antarctica è tra le prime strutture nel suo genere ad aver raggiunto l’obiettivo zero emissioni. Realizzata nel 2009 dalla Fondazione Polare Internazionale la “principessa” è la prima nel suo genere a combinare diverse tecnologie energetiche pulite ed efficienti per annullare le proprie emissioni. I moduli fotovoltaici ne ricoprono quasi l’intera superficie sostenute dall’apporto di speciali turbine eoliche, appositamente progettate per resistere al rigido clima antartico e in grado di spegnersi in presenza di forti venti. Grazie ad un design passivo e nove strati di isolamento, l’edificio non teme il freddo estremo né l’umidità, riuscendo a ridurre al minimo il proprio fabbisogno energetico. Il progetto a strati, ad esempio, consente di integrare perfettamente le varie camere nel guscio ed ottimizzare così la distribuzione del calore e di energia.

 

La stazione può anche contare su due elementi particolarmente innovativi: una rete intelligente fino a tre volte più efficiente rispetto a qualsiasi stazione di ricerca di dimensioni analoghe in Antartide e un sistema di trattamento dell’acqua in grado di trattare le acque reflue e purificarne il 60%. La Fondazione belga che ha realizzato Princess Elisabeth Antarctica ha aperto in questi mesi a Bruxelles una mostra per ricreare, attraverso un viaggio interattivo, il  mondo che ruota intorno alla stazione. Fino al 31 maggio i visitatori avranno l’opportunità di sperimentare in prima persona non solo le tecnologie utilizzate, ma anche i programmi scientifici portati avanti dai 30 ricercatori e la loro vita quotidiana.