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“Porta la Sporta”: Rifiuta, Riduci, Riusa, Ricicla

Torna da oggi a sabato 22 aprile “Porta la Sporta”, terza edizione della settimana nazionale del riutilizzo e del riuso. Il comitato promotore dell’evento, costituito dall’Associazione dei Comuni Virtuosi, dal WWF, da Italia Nostra, dal Touring Club Italiano e da Adiconsum, con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente monitora e chiarisce costantemente le conseguenze degli stili di vita moderni promuovendo meccanismi sostenibili e green. Partendo dalla consapevolezza che ogni gesto ha le sue conseguenze e per focalizzare l’attenzione sulla problematica, riducendo la pressione sulle risorse, anche quest’anno l’evento si presenta sotto lo slogan delle “4 R”: Rifiuta, Riduci, Riusa, Ricicla.

Cercando di coinvolgere il maggior numero possibile di attori, la settimana si snoderà tra una serie di eventi e manifestazioni focalizzate su quanto sia importante trattare con le giuste metodologie gli imballaggi e i materiali usa e getta. L’esempio primo fra tutti suggerisce l’impiego dei sacchetti monouso per la spesa. Sostituiti gradualmente da buste in materiali riciclabili e compostabili sono stati quasi del tutto abbandonati dai consumatori, che scelgono con sempre maggiore comodità la sporta riutilizzabile.

I COMUNI Sono nate importanti iniziative studiate per far conoscere i danni ambientali determinati dall’abbandono dei sacchetti monouso, il cui commercio è ormai precluso; il divieto è stato introdotto da un DM entrato in vigore nel gennaio 2011 e recentemente aggiornato con nuovi criteri di biodegradabilità (decreto legge n.2 del 25/01/2012 “misure straordinarie e urgenti in materia ambientale) che hanno messo definitivamente al bando gli inquinanti monouso in plastica. Attraverso iniziative che coinvolgono grandi e piccini si dà modo alle diverse realtà di diffondere i messaggi alla base della Settimana, tra cui ricordiamo Meno plastica  per tuttiMettila in reteSfida all’ultima sporta. Per partecipare a quest’ultima competizione  i Comuni tra gli 8mila e i 16mila abitanti e con un indice di raccolta differenziata non inferiore al 55%, gareggeranno per sei mesi cercando di ottenere l’appellativo di “amico della sporta”, simbolo dell’impegno ambientale di tutti i residenti. Il vincitore, che avrà distribuito il minor numero di sacchetti monouso nel periodo indicato, riceverà la somma premio di ventimila euro.

Partecipano all’evento oltre 100 Comuni italiani e 14 province convinte che la diffusione di stile di vita ecofriendly e l’adozione di stili di vita a basso consumo energetico siano una delle strade più adatte per garantire alle generazioni future le risorse e il sostentamento che serviranno  per la sopravvivenza. Ad aderire per dare il buon esempio gran parte della grande Distribuzione Organizzata tra cui le note Coop, Conad, Billa e naturàSì solo per citarne alcune.

“BILLA vuole confermare il suo impegno a tutela dell’ambiente anche sostenendo questi progetti. Lo scopo dell’iniziativa è in linea con l’intento della nostra insegna di mettere a disposizione dei propri clienti borse riutilizzabili, come quelle con il logo BILLA, quelle per carrello o i trolley” afferma Andrea Colombo, direttore Commerciale di Rewe Italia. “In concreto, daremo visibilità alla ‘Settimana nazionale Porta la Sporta’ mandando in onda lo spot dell’iniziativa sulle frequenze della nostra radio in store e inserendo il banner sull’homepage del nostro sito web.”

Affiggendo nei supermercati e nei mercati rionali la petizione “Mettila in rete” si cercherà di sensibilizzare la distribuzione alimentare a sostituire le buste in plastica per l’acquisto di frutta e verdura mettendo a disposizione delle retine in cotone riutilizzabili e lavabili. In questo modo sarà più semplice fare la raccolta una volta arrivati a casa e messa in ordine la spesa capendo l’entità del consumo energetico legato all’utilizzo della plastica che finisce immediatamente nel secchio.

LA PLASTICA Per produrre plastica si consuma circa l’8% del petrolio estratto ogni anno per un totale che in tonnellata di materiale polimerico si aggira intorno alle 240 mila tonnellate di cui solo il 3% viene riciclato.

Della plastica totale prodotta a livello mondiale la quasi totalità viene impiegata per la produzione di articoli monouso o imballaggi che hanno vita breve, che poco dopo essere stati acquistati finiscono nei cassonetti, spesso non adatti alla corretta gestione.

A farne le spese soprattutto gli habitat marini: il 90% dei rifiuti che galleggiano nel mare sono di plastica e arrivano nei mari sospinti dal vento, portati dai fiumi o rilasciati durante il transito delle navi. Gli oggetti in sospensione oltre a provocare inquinamento e contaminazione causano spesso la morte di specie ittiche e uccelli che erroneamente se ne cibano rimanendo soffocati.

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