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Polveri sottili: anche il nostro cervello subisce le conseguenze dell’inquinamento

foto inquinamento 2(Rinnovabili.it) – Nessuna buona nuova dal mondo scientifico… Da pochi giorni è uscita l’ennesima ricerca che mette sotto accusa l’inquinamento e le polveri sottili come causa di invecchiamento precoce ai danni delle persone… quante ne abbiamo già lette?

Eppure questa è più fastidiosa e passa meno inosservata di altre. Perché questa volta a farne le spese non sono la pelle, i capelli, o l’apparato respiratorio con tutte le sue allergie, ma il nostro cervello.

E si sa quanto tutti tengano a questo prezioso organo, soprattutto se giungono minacce di invecchiamento precoce . Purtroppo ora abbiamo le prove inconfutabili di questi effetti.

 

Il dottor Jiu-Chiuan Chen ha condotto presso la “Keck School of Medicine” dell’università della California del sud, uno studio intitolato “Ambient Air Pollution and Neurotoxicity on Brain Structure: Evidence from Women’s Health Initiative Memory Study” (Effetti dell’inquinamento e neurotossicità sulla struttura del cervello: conferme da uno studio sulla memoria del Women’s Health Initiative).

Sono state prese in esame più di 1400 donne di età compresa tra i 71 e gli 89 anni, tutte sane e senza diagnosi di demenza. Utilizzando la risonanza magnetica sono stati misurati i volumi delle aree celebrali delle signore negli anni 2005- 2006 raccogliendo inoltre i dati relativi all’inquinamento dei rispettivi luoghi di residenza tra il 1996 e il 2006. I risultati ci mostrano una associazione tra livelli di inquinamento dell’aria e la riduzione volumetrica della materia bianca, mentre non sono state riscontrate variazioni nella materia grigia. Questo significa che la parte del nostro cervello che ha il compito di assicurare il funzionamento del processo di apprendimento e di memoria ha subito un invecchiamento accelerato fino a due anni nelle donne maggiormente esposte ai PM2,5 (le polveri sottili che penetrano facilmente nei polmoni e si disperdono con più difficoltà nell’aria).

 

Non possiamo più riparare ai danni fatti in passato, ma stiamo finalmente prendendo consapevolezza che, per prenderci cura della nostra salute, non basta acquistare il nuovo e più potente integratore alla moda, ma è necessario agire sulle vere cause che stanno danneggiando la quantità e, soprattutto, la qualità della nostra vita.

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