Seconda missione per i ricercatori dell’Università di Siena, ospitati dalla nave oceanografica della Marina militare
(Rinnovabili.it) – Plastic Busters ha nuovamente salpato l’ancora. Dopo aver raggiunto il porto francese di Tolone a bordo dell’Amerigo Vespucci, i biologi dell’Università di Siena sono partiti per una seconda missione stavolta sulla nave idro-oceanografica Ammiraglio Magnaghi. Qui i ricercatori, che stanno monitorando la presenza delle macro e micro plastiche nel mar Mediterraneo, proseguiranno la loro attività di campionamento affiancati dagli specialisti della Marina Militare.
Navigando nel mar Ligure, uno dei tratti di mare più industrializzati del Mediterraneo, e più precisamente nell’area situata tra La Spezia ed Alassio, i ricercatori dell’Ateneo senese, coordinati dalla professoressa Maria Cristina Fossi, mapperanno la presenza di macroplastiche e valuteranno la presenza di micro plastiche – frammenti al di sotto dei 5 mm che solitamente derivano dal disfacimento dei rifiuti – raccogliendo campioni di plancton in superficie e in profondità, per misurarne la contaminazione.
L’obiettivo del progetto, che fa parte delle iniziative a favore della sostenibilità lanciate attraverso “Med Solutions”, il network per l’area del Mediterraneo, è quello di realizzare nel 2014 una spedizione più ampia per valutare l’inquinamento da plastiche in tutta l’area del Mediterraneo, e determinare le conseguenze sull’ambiente marino e sulla salute della sua fauna.