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La pianificazione urbana di Multiply, città più resilienti al cambiamento climatico

Dalla transizione energetica alla partecipazione collettiva: l’esperienza di 42 città europee al “Big European Exchange”: evento internazionale del progetto Multiply con tutte le buone pratiche dirette alla decarbonizzazione, all’efficienza energetica, alla mobilità sostenibile e all’uso delle fonti rinnovabili

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Decarbonizzazione, sviluppo delle fonti rinnovabili, efficienza, mobilità sostenibile e partecipazione, sono alcune delle colonne portanti del Green Deal Europeo e della transizione ecologica verso la quale dovrebbe traghettarci il Piano Energia e Clima integrato in attesa di aggiornamenti da parte del Governo italiano. Ed è su questi tre assi principali che si muove già da più di due anni il progetto europeo Multiply, di cui Legambiente è partner, attraverso un percorso di formazione peer to peer sulla pianificazione urbana integrata che ha coinvolto 42 comuni europei, di cui 7 italiani. Per aiutare piccole e grandi città a diventare più vivibili e resilienti al cambiamento climatico si è partiti dal basso, ovvero coinvolgendo dirigenti, assessori, sindaci e staff delle amministrazioni locali in un percorso di formazione e apprendimento dando input e strumenti utili a colorare di green le loro città.

Oggi nel corso di un evento online, la “Big European Exchange”, sono state presentate le migliori buone pratiche e strategie apprese dai Comuni protagonisti nella pianificazione urbana integrata, intelligente e lungimirante, grazie anche al lavoro fatto dal team del progetto Multiply, finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Horizon 2020.

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Durante questo percorso diverse amministrazioni locali sono state incoraggiate, a livello nazionale ed europeo, a sviluppare azioni di pianificazione urbana integrata che hanno condensato elementi di mobilità sostenibile, energia rinnovabile e pianificazione territoriale alla loro normale attività di amministrazione pubblica – dichiara Katiuscia Eroe, responsabile energia di Legambiente Dopo questa esperienza 42 Comuni europei avranno migliori strumenti di pianificazione e potranno nei prossimi mesi mettere in atto migliori strategie nella realizzazione dei PAESC e dei progetti ad esso associati, prendendo in considerazione anche il tema della partecipazione del territorio fondamentale in processi di cambiamento e trasformazione così profondi”.

Nel corso dell’evento online di oggi i vari rappresentanti comunali si sono alternati raccontando tutte le buone pratiche raccolte e sperimentate durante quello che è stata formazione peer to peer, messo in campo dal partenariato di Multiply: oltre Legambiente per l’Italia, Deutsche Umwelthilfe (Germania), Association of Municipalities Polish Network “Energie Cités” (Polonia), Energiaklub (Ungheria), Climate Alliance Austria (Austria), IVL Swedish Environmental Research Institute ltd. (Svezia), insieme ai partner tecnici Posad B.V. e Generation.Energy  (Olanda).

La diretta streaming si è articolata in 4 sessioni tematiche dedicate all’energia, all’efficienza energetica, alla mobilità sostenibile e alla partecipazione dei territori, con la pianificazione integrata urbana a fare da filo conduttore del “Big European Exchange”. Ad aprire i lavori, Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, e Rupert Wronski, coordinatore del progetto Multiply e project leader del Municipal Climate Protection Deutsche Umwelthilfe e.V (Environmental Action Germany). A seguire gli interventi di Boris Hocks, CEO di Generation.Energy il partner olandese di Multiply, che ha affrontato il tema della pianificazione integrata inserita nel contesto urbano.

Gli esempi virtuosi italiani

In Italia sono 7 i comuni coinvolti da Multiply e seguiti nel percorso peer to peer anche dal partner tecnico AzzeroCO2: Aprilia (Latina), Campi Bisenzio (Firenze), Ferla (Siracusa), Fluminimaggiore (Sud Sardegna), Montechiarugolo (Parma), Primiero San Martino di Castrozza (Trento) e Rocca Canterano (Roma). Il Comune di Primiero San Martino di Castrozza, un piccolo Comune della provincia di Trento, sta per realizzare una Comunità energetica gestendo, con la collaborazione di ACSM Spa, ben 14 impianti idroelettrici e 2 impianti di teleriscaldamento a biomassa legnosa. Lo step successivo sarà quello di condividere con i comuni limitrofi l’energia prodotta e non consumata.

Altre buone pratiche italiane arrivano dal piccolo Comune siciliano di Ferla in provincia di Siracusa. Qui sette impianti fotovoltaici alimentano alcuni edifici comunali e scolastici, si punta ad abbattere l’uso dell’automobile grazie alla prossimità dei servizi e soprattutto alla fornitura di biciclette a pedalata assistita. Il Comune sta per varare un piano di incentivi e tariffe agevolate su impianti fotovoltaici e solari. Ferla è anche campione di democrazia partecipata: tutti i processi attivati dal Comune sono prima discussi con i cittadini attraverso i social o incontri in piazza.

Sempre nel terreno della partecipazione collettiva si innesta l’esperienza del Comune di Campi Bisenzio dove dal 2015 si sta sperimentando la formula del Bilancio partecipato, dove il cittadino ha poteri decisionali in ambito di finanziamento di progetti. Sullo stesso solco è nato il Distretto dell’Economia Civile dove le politiche pubbliche si incrociano con i principi dell’economia civile.

Attivo nel campo dell’efficienza energetica e della mobilità sostenibile anche Aprilia: qui sono presenti ben 8.500 punti luce a LED per l’illuminazione pubblica e il palazzo comunale grazie ad una riqualificazione è passato dalla classe energetica G alla A. In Sardegna il Comune di Fluminimaggiore per ovviare al declino della popolazione ha avviato, attraverso il progetto Happy Village, la ristrutturazione green e l’efficientamento energetico delle case vuote o abbandonate per attrarre turisti stagionali e nuovi residenti garantendo di una serie di servizi.

Mobilità green e risparmio energetico sono i due paradigmi del Comune parmense di Montechiarugolo: negli ultimi anni molti degli edifici pubblici (scuole comprese) sono stati riqualificati completando la certificazione energetica e la rete di illuminazione pubblica costruita in ottica «smart», mentre la mobilità alternativa è stata promossa grazie alla realizzazione di piste ciclabili lungo le principali arterie della città. Infine a Rocca Canterano il Comune sta recuperando un’area in disuso costruendo una piscina ecosostenibile con impianto fotovoltaico, collettori solari termici e illuminazione a LED.

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L’esperienza europea di Multiply

Tra le migliori esperienze realizzate attraverso il progetto Multiply all’estero si può citare la città di Perchtoldsdorf, nel distretto di Mödling in Austria, che va spedita verso la decarbonizzazione grazie  ad una centrale di teleriscaldamento a biomasseilluminazione pubblica ad alta efficienza energetica e una centrale solare hanno permesso il raggiungimento di uno share del 29% di energia rinnovabile e politiche di risparmio energetico estese a edifici pubblici, privati e di imprese. Nella stessa direzione si va a Budaörs, in Ungheria, dove è stato elaborato un buon PAES e gli edifici pubblici utilizzano energia solare. Nel nord Europa, ad Örebro, in Svezia, l’intero quartiere di Tamarinden si sta trasformando in una piccola Comunità energetica: tutti gli edifici saranno connessi da una rete a corrente continua e l’energia prodotta in eccesso verrà condivisa in batterie di accumulo, e gli edifici saranno dotati di teleriscaldamento a bassa temperatura. Grazie al sistema di accumulo l’energia sarà sfruttata per auto elettriche di proprietà comunali o private che insieme ad un progetto di viabilità ciclabile integrata, limiteranno la quantità di traffico veicolare nel quartiere. 

Tra le best practices del progetto Multiply va annoverato il programma di incentivi per l’efficientamento energetico delle case private varato dal Comune di Emmendingen, in Germania nel land del Baden-Württemberg. Altro modello da seguire è quello di Piastow, in Polonia, dove per limitare l’inquinamento dell’aria sono state messe in campo diverse iniziative come un trasporto pubblico a basse emissioni, ammodernamento di impianti termici, piste ciclabili, fonti rinnovabili per edifici pubblici arrivando a costruire una scuola, l’istituto superiore “A. Mickiewicx”, dove si utilizzano solo fonti rinnovabili.

La fiera virtuale di Big European Exchange

Per favorire lo scambio virtuale di conoscenze, oltre all’evento online, il progetto Multiply ha realizzato una vera e propria fiera virtuale con gli stand di tutti i comuni dei sei paesi europei coinvolti nel progetto (Austria, Germania, Italia, Polonia, Svezia e Ungheria). La piattaforma web, realizzata da AT Media S.r.l., una PMI Innovativa di Alessandria specializzata nello sviluppo di soluzioni di realtà virtuale e video VR 360, ha reso fruibili gli hot spot informativi dei vari Comuni con cui sarà possibile interagire e scoprire i progetti e le strategie realizzate e in programma per il futuro.

Tutte le storie raccontate, oltre ai lavori realizzati all’interno del progetto con la collaborazione dei partner olandesi PosadMaxwan e Generation.Energy, verranno pubblicati e resi disponibili sul sito ufficiale di progetto: https://www.citiesmultiply.eu/en/.