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Parigi 2015: primi passi verso un Comitato nazionale

Parigi 2015: primi passi verso un Comitato nazionale

 

(Rinnovabili.it) – Questo dicembre a Parigi saranno disegnate le sorti del pianeta. La ventunesima Conferenza delle Parti sul Cambiamento Climatico avrà il compito di definire l’impegno di tutte le nazioni e potenze economiche nella lotta alle emissioni climalteranti e nel contenimento della temperatura globale entro gli ormai celebri due gradi di riscaldamento. Di pari passo con l’aumento del nervosismo politico per quelli che saranno gli obblighi da firmare, cresce anche la tensione verso nuove mobilitazioni per la Cop21 a Parigi, gettando in Italia i primi semi di un’ampia azione dal basso.

Si sono riunite oggi nella sede di Legambiente, le principali associazioni dell’ambientalismo italiano unitamente a reti di cittadini, universitari, produttori, sigle sindacali e ONG umanitarie e di volontariato con un unico obiettivo condiviso: gettare le basi per costruzione di un Comitato italiano che accenda i riflettori sulla questione climatica verso e oltre Parigi 2015. Se da un lato, infatti, l’appuntamento Onu rappresenta la meta dei dialoghi internazionali avviati dall’UNFCCC nel 1992, non lo è per il discorso climatico che dovrà necessariamente considerare l’appuntamento parigino il punto di partenza e non di arrivo. Un elemento su cui si è trovato d’accordo chi oggi ha presenziato nell’incontro indetto da Legambiente, dando il pieno appoggio non solo all’intenzione di portare avanti un percorso condiviso verso il vertice climatico, ma anche a realizzare, tutelando le differenti identità, un discorso continuativo.

 

IMG-20150414-WA0006Dal primo incontro sono emerse soprattutto le criticità che oggi tematiche come il riscaldamento globale e il cambiamento climatico incontrano sul fronte dell’attivismo, a partire dall’estraneità del grande pubblico nei confronti di argomenti trattati per lo più in ambito scientifico e spesso e volentieri disdegnati dai grandi media italiani. Non aiuta di certo l’orientamento energetico-ambientale del Governo Renzi che, tra uno sblocca trivelle e un attacco retroattivo alle fonti rinnovabili, mostra poca lungimiranza sulla questione climatica.

 

Sensibilizzare il grande pubblico, fare pressione sui decisori politici ma anche formare le nuove generazione riuscendo a portare il dibattito ai rappresentati delle generazioni future: questi sono solo alcuni degli strumenti con cui affrontare il count down verso l’appuntamento Onu di dicembre. Alla prima giornata di incontro hanno preso parte WWF Italia, CISL, Fiom, Marevivo, UISP-Unione Italiana Sport Per tutti, Italia Climate Network, Rete della Conoscenza, CGIL, Forum italiano dei movimenti per l’acqua bene comune, ISDE-Associazione Medici per l’Ambiente, SlowFood, Istituto nazionale Urbanistica, AIAB – Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, Coldiretti, Aiig-Associazione Italiana Insegnanti Geografia, CIA, Oxfam, Sì rinnovabili-No nucleare, MDC – Movimento Difesa del Cittadino, Rinnovabili.it, Unione degli Studenti, Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario.

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