La FAO promuove l’approccio One Health perché lo ritiene indispensabile per il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite
(Rinnovabili.it) – One Health è una strategia mondiale per intensificare le collaborazioni interdisciplinari nell’assistenza sanitaria dell’uomo, degli animali e dell’ambiente. L’obiettivo è il progresso dell’assistenza sanitaria pubblica grazie alla condivisione delle conoscenze scientifiche. Come dice il nome, la salute è una, un patrimonio unico da preservare e condividere a livello globale.
Data ormai per scontata l’interconnessione tra la salute delle persone, degli animali, delle piante e dell’ambiente, l’approccio integrato di One Heath è finalizzato a costruire un’analoga interconnessione tra studiosi dei diversi settori per lavorare al raggiungimento del benessere comune e per affrontare le eventuali minacce, come è successo con il Covid-19. Questa pandemia, che ha messo in crisi la salute umana a causa di un virus trasmesso dagli animali (si stima che il 60% dei patogeni umani abbia origine animale, circa tre quarti dei quali da esemplari selvatici), evidenzia la necessità di azioni coordinate per proteggere la salute e prevenire la crisi dei sistemi alimentari.
La FAO promuove l’approccio One Health perché lo ritiene indispensabile per il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e sostiene la progettazione e l’attuazione di strategie comuni; incoraggia inoltre la condivisione dei dati epidemiologici e delle informazioni scientifiche tra Paesi diversi per pianificare risposte efficaci nelle emergenze sanitarie. Tra gli obiettivi della strategia One Health c’è anche la protezione della biodiversità e il sostegno alle buone pratiche in agricoltura per prevenire, mitigare e gestire le malattie delle piante (sono già stati costituiti gruppi di lavoro multisettoriali per studiare la resistenza microbica) e di conseguenza avere raccolti sufficienti a sfamare il maggior numero di persone. La condivisione delle buone pratiche dal campo alla tavola è anche in linea con le indicazioni della strategia europea Farm to Fork che mira al raggiungimento della sicurezza alimentare.
La FAO collabora con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) a sostegno dei programmi One Heath.
Tra le priorità di One Health:
• rafforzamento dei sistemi di monitoraggio, sorveglianza e comunicazione per prevenire e rilevare l’insorgenza di malattie animali e zoonotiche e controllarne la diffusione;
• comprensione dei fattori di rischio per la diffusione delle malattie dalla fauna selvatica agli animali domestici e all’uomo per prevenire e gestire i focolai di malattie;
• sviluppare capacità di coordinamento e condivisione delle informazioni;
• rafforzare le infrastrutture veterinarie e fitosanitarie per produrre alimenti sicuri;
• aumentare le capacità dei settori alimentare e agricolo per combattere e ridurre al minimo i rischi della resistenza agli antimicrobici (a cui stanno lavorando congiuntamente EFSA, ECDC ed EMA);
• promuovere la sicurezza alimentare a livello nazionale e internazionale.