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Neil Young denuncia i “Monsanto Years” nel suo ultimo album

Il nuovo disco di Neil Young è un lavoro politico, un vero e proprio atto d’accusa contro Monsanto e i colossi che avvelenano il mondo

Neil Young denuncia i Monsanto Years nel suo ultimo album

 

(Rinnovabili.it) – Uscirà il 16 giugno, e farà discutere (si spera). Il nuovo disco di Neil Young è marcatamente politico e ambientalista, come si evince dal titolo: The Monsanto Years. La star canadese ne aveva già fatto menzione a gennaio, in un’intervista a Rolling Stones, ma non era stato preso sul serio. Di recente, tuttavia, è arrivata l’ufficialità: il disco si chiamerà proprio così, e vuol essere un atto d’accusa contro le multinazionali che avvelenano la biosfera.

Alcuni brani dell’album sono stati anticipati live il 16 aprile scorso in un secret show in California: i titoli dei brani che, con tutta probabilità, saranno inseriti nell’album sono Rock StarbucksMonsanto YearsToo Big to Fail e Seeds. Qui sotto trovate un estratto del concerto, che qualche glorioso spettatore ha pensato di immortalare.

 

 

«I Monsanto years sono qui, li stiamo vivendo – ha scritto Young sulla sua pagina Facebook – Monsanto è l’emblema di quanto sia sbagliato il governo delle multinazionali nel nostro mondo». Ecco perché il disco racconterà un tema ampio come quello delle lotte ambientali, denunciando lo strapotere delle aziende, il loro tentativo di ottenere il controllo economico di interi continenti e società, il contributo al cambiamento climatico di questo sistema di produzione agricola insostenibile. Ma “The Monsanto Years” si sofferma anche sulle risposte possibili, sugli squarci di libertà che l’uomo può cogliere con la forza di volontà. E dunque suggerisce un ritorno all’agricoltura sostenibile di pari passo con l’abbandono degli OGM, che uccidono il terreno e le altre forme di vita.

 

Neil Young ha più volte sottolineato la necessità di una agricoltura biologica, capace di non dissipare l’acqua e le risorse naturali che oggi scarseggiano. Questo metodo permette di rivitalizzare suoli ormai compromessi dall’agricoltura industriale. Ma il rocker, da buon ecologista, amplia l’orizzonte del discorso, comprendendo anche un nuovo sistema di trasporti, lo sviluppo di fonti di energia solare ed eolica e il taglio netto con petrolio da sabbie bituminose e fracking. Ci sono, insomma, tutti gli ingredienti per un disco esplosivo e denso di contenuti.